La Nuova Sardegna

L’accusata: «Mai chiesto di rifiutare la chemioterapia»

L’accusata: «Mai chiesto di rifiutare la chemioterapia»

La sua difesa: «L’intervista in tv è stata manipolata» E poi: «Le mie cure funzionano, qui è un continuo via vai» 

22 novembre 2017
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TERTENIA. «Io non ho mai chiesto ai miei pazienti di interrompere la chemioterapia, ho solo detto loro che non li avrei seguiti se avessero affrontato altre terapie. In ogni caso le mie cure funzionano: altrimenti come spiegare il via vai continuo di pazienti nel mio ambulatorio?»

Alba Veronica Puddu, 48 anni, laurea in medicina e chirurgia conseguita all’Università di Cagliari con studio privato a Tertenia e una fiducia incrollabile nelle sue competenze scientifiche, rispedisce al mittente tutte le accuse che le sono piovute addosso nelle ultime, convulse ore.

E lo fa con un aplomb che dire impressionante è poco. Il medico ogliastrino diventato protagonista del programma Le Iene difende il suo operato e passa al contrattacco. «Ho già affidato a un legale il mandato per difendermi da queste bugie. E ho diffidato il programma Mediaset dal continuare a mandare in onda un video per il quale io non ho mai concesso alcun assenso».

Quell’intervista, trasmessa domenica sera e nella quale Puddu diagnosticava all’inviato de “Le iene” Silvio Schembri ben due tumori (uno al pancreas e l’altro al fegato) consigliando una terapia con gli ultrasuoni, sarebbe stata manipolata. O meglio tagliata e montata ad arte per metterla sotto accusa di fronte all’opinione pubblica. Tesi confermata senza remore dall’avvocato cagliaritano Alberto Ippolito che tutela la dottoressa Puddu. «Il filmato mandato in onda su Italia 1 risulta tagliato in più parti e in maniera tale da impedire l’adeguata difesa della dottoressa» spiega il legale che ha diffidato la pubblicazione di ulteriori informazioni sull’attività di Alba Veronica Puddu. «Questo – per tutelare il decoro professionale che la dottoressa ha mantenuto intatto sino alla messa in onda della trasmissione che l’ha esposta al pubblico ludibrio». L’avvocato Ippolito è certo di avere un asso nella manica che potrà servire a ridare lustro al buon nome della sua cliente, finita – a suo dire – nel tritacarne mediatico senza colpa alcuna. «Mi riservo di produrre uno studio scientifico in grado di attestare la bontà delle cure che la dottoressa ha praticato sui suoi pazienti» è la perentoria conclusione del legale della Puddu.

La produzione della trasmissione televisiva, dal canto suo non sembra intenzionata ad abbandonare la presa su un caso che ha fatto discutere tutta Italia.

Ed è giunta voce che la troupe televisiva prossimamente sarà di nuovo in Ogliastra, a Tertenia dove la professionista ha il suo ambulatorio, ancor ieri frequentatissimo, per intervistare altri pazienti. Cosa succederà nel paese ogliastrino nell’attesa della seconda puntata, che già si preannuncia incandescente, non è difficile immaginarlo. Perché tanti ex pazienti sono pronti a scendere sul piede di guerra (g.f.)



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