La Nuova Sardegna

Iglesias, sui muri minacce contro il sindaco

di Tamara Peddis
Iglesias, sui muri minacce contro il sindaco

Continuano le intimidazioni indirizzate a Gariazzo. E ricompare il Movimento armato sardo

13 gennaio 2018
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IGLESIAS. Ancora minacce al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo. Tra giovedì e venerdì sono apparse nuove scritte sui muri, realizzate con una bomboletta spray di colore rosso, contro il primo cittadino: “Gariazzo morto” apparso in diversi punti della città e in alcuni accompagnato anche dall’aggiunta della scritta “Mas”, sigla dei redivivi terroristi del Movimento armato sardo che verso la metà degli anni ottanta si era reso protagonista di diversi fatti di sangue e altrettanti attentati dinamitardi. Sul fatto indagano sia il commissariato di polizia sia la compagnia dei carabinieri di Iglesias, insieme ai rispettivi reparti della scientifica di Cagliari. Gli investigatori sono al lavoro per capire chi possa essere il responsabile di fatto così grave e stanno cercando di capire se esista un legame tra queste scritte minacciose e quanto accaduto una settimana fa, quando una testa mozzata di capretto con due cartucce e un biglietto con auguri indirizzato a Gariazzo, e alla giunta comunale, erano stati trovati da un impiagato comunale sotto un’automobile di servizio nel parcheggio comunale nella sede di via Isonzo, dove si trova l’ufficio del sindaco e di gran parte dei suoi assessori.

«Sinceramente penso ad un mitomane e ad un atto di emulazione – ha detto il primo cittadino con tono sereno – questi fatti non ci intimoriscono, né a me e neanche alla mia giunta, continuiamo a svolgere tranquillamente il nostro lavoro attraverso il dialogo e la trasparenza, come abbiamo sempre fatto». Le scritte sui muri sono state trovate in un corridoio che collega via Valverde e via Garibaldi, dove fortunatamente sono presenti numerose telecamere e anche delle attività commerciali. Altre due scritte sono state trovate nel muro dei bagni dei giardinetti pubblici e nel muro del sotto-piano del centro direzionale. L'elemento nuovo nelle scritte minacciose (il sindaco ne aveva già ricevuto una attraverso un biglietto mesi fa in comune con la scritta “Gariazzo uomo morto che cammina”), è la sigla Mas che significa, come hanno specificato gli autori, movimento armato sardo, un movimento terroristico di estrema sinistra e indipendentista che ha operato in Sardegna tra il 1983 e il 1985.

«Mi chiedo cosa centri questo movimento con l’attività amministrativa – si è interrogato il sindaco che proprio per questo pensa sempre di più alla follia di un mitomane. Una scritta molto piccola (visibile solo da vicino) è apparsa più di una settimana fa nel muro del mercato civico “Gariazzo morto AK47”, la sigla si riferisce ad un fucile d'assalto sovietico più noto con il cognome del suo inventore: Kalašnikov. Tutti questi episodi sono al vaglio degli investigatori, ma ad Iglesias i cittadini nonostante condannino questi gesti, non sembrano tuttavia preoccuparsi né delle scritte e nemmeno della testa di capretto mozzata ritrovata nel parcheggio comunale, in quanto attribuiscono questi fatti a delle ragazzate.

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