Dal Corriere alle Iene, condanna unanime
Giornali, radio e tv di tutta Italia si stanno occupando della vicenda arrivata sul tavolo di Mattarella
31 marzo 2018
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SASSARI. La vicenda della perquisizione della redazione olbiese della Nuova Sardegna e della giornalista Tiziana Simula continua a dominare giornali e telegiornali. Ieri il caso è stato al centro di un ampio servizio sul Corriere della sera. A difesa dell’informazione libera è sceso in campo anche il Manifesto, con una mega foto dei vertici dell’Ordine dei giornalisti e della Fnsi impegnati in un flash mob con bocca e orecchie tappate per dire no a qualsiasi bavaglio. Nei giorni scorsi se ne è parlato anche sul Dubbio diretto da Piero Sansonetti, sul Fatto quotidiano, sulla Stampa. Della vicenda se ne sono occupati sul web anche il Post di Luca Sofri e Globalist, la prima syndication di siti e giornalisti indipendenti. E poi ampi servizi sono stati dedicati al caso anche dai principali tg nazionali, dal Tg1 al Tg3, dal TgLa7 alla Tgr della Rai. Anche le radio si sono occupate del clamoroso caso di Olbia: da Radiorai e Radio radicale. E pure le Iene di Italia 1 sono intervenute sulla vicenda con una intervista al direttore Antonio Di Rosa e con una manifestazione di solidarietà alla giornalista Tiziana Simula.
Insomma, tutta Italia parla della perquisizione ordinata dal procuratore di Tempio nei confronti della cronista della Nuova. «Il messaggio deve essere chiaro – ha dichiarato il segretario della Fnsi Raffaele Lorusso –: nessuno qui fa una difesa corporativa, il caso ha una rilevanza generale. La perquisizione di Olbia, ordinata da un magistrato contro una giornalista che ha fatto solo il suo lavoro, è la punta di un iceberg, un elemento che si inserisce nell’escalation che punta a ridurre gli spazi della libertà di stampa». Il consiglio nazionale dell’Ordine e la Federazione nazionale della stampa hanno anche inviato una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al ministro della Giustizia Andrea Orlando e al procuratore generale presso la Corte d'appello di Cagliari Maria Gabriella Pintus per chiedere «un immediato intervento anche ispettivo per accertare comportamenti fortemente lesivi dei primari diritti costituzionali e della libertà di stampa, principi costantemente ribaditi anche dalla Corte europea dei diritti dell'uomo».
Insomma, tutta Italia parla della perquisizione ordinata dal procuratore di Tempio nei confronti della cronista della Nuova. «Il messaggio deve essere chiaro – ha dichiarato il segretario della Fnsi Raffaele Lorusso –: nessuno qui fa una difesa corporativa, il caso ha una rilevanza generale. La perquisizione di Olbia, ordinata da un magistrato contro una giornalista che ha fatto solo il suo lavoro, è la punta di un iceberg, un elemento che si inserisce nell’escalation che punta a ridurre gli spazi della libertà di stampa». Il consiglio nazionale dell’Ordine e la Federazione nazionale della stampa hanno anche inviato una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al ministro della Giustizia Andrea Orlando e al procuratore generale presso la Corte d'appello di Cagliari Maria Gabriella Pintus per chiedere «un immediato intervento anche ispettivo per accertare comportamenti fortemente lesivi dei primari diritti costituzionali e della libertà di stampa, principi costantemente ribaditi anche dalla Corte europea dei diritti dell'uomo».