Dai cetrioli di mare ai salumi di pecora
Si punta sui prodotti di nicchia per aprire nuovi mercati internazionali
08 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA
PARMA. I cetrioli di mare neri fanno bella mostra di sé su un piatto. In Cina e Giappone ne vanno matti e non hanno difficoltà a pagarli anche 200 euro al chilo, con grande felicità di Quirino Coghe, patron della Sarda affumicati di Buggerru, che a Cibus li ha presentati. Questa azienda si è messa insieme ad altre in uno stand che raggruppa prodotti di qualità consolidata: la Casar di Serramanna, il Panificio F.lli Carta di Sedilo, l’azienda Su Sirboni, salumi di pecora, capra e cinghiale prodotti da Antonio Vacca a Settimo San Pietro, la Nuova Sarda industria casearia Fanari di San Nicolò Arcidano. «Facciamo prodotti artigianali con produzioni industriali, dice Vacca. Esportano, tutti loro, nella penisola e all’estero, senza che ci sia una grande differenza tra le destinazioni «perché chi lavora in Sardegna fa un corso di sopravvivenza, e paga tutto il doppio», secondo Coghe. Accanto a loro, lo stand di Forma Carni di Borore, ma con stabilimento nella piana di Tossilo a Macomer. Tre aziende, macellazione, trasformazione carni e salumificio. Aderiscono anche agnello Igp, seguono tutta la filiera suina e bovina. Già presenti nella grande distribuzione, «Puntiamo all’Europa», dice uno dei titolari Francesco Forma, la seconda generazione della famiglia.
L’altro stand a “associazione temporanea d’imprese” è quello costituito daFormaggi Picciau Decimomannu, che producono ovini, caprini, vaccini e misti, D’Olia olio extravergine di Dolianova, Calitài, pasta fresca e secca di Assemini, Su Sartizzu, salumi di Monastir, Su Tianu Sardu, produzione di bottarga di Cagliari, Ferreli, pane carasau confezionato a Lanusei, e Meloni Vini di Selargius. «Insieme per sostenerci a vicenda, sottolinea Amedeo Picciau. A Cibus vengono ad anni alterni, già ieri, alcuni buyer americani hanno mostrato interesse per i loro formaggi. Il loro è uno stand importante, impossibile non notarlo. Campeggia la scritta “La galleria sarda del gusto”. Come dare loro torto. (si.se.)
L’altro stand a “associazione temporanea d’imprese” è quello costituito daFormaggi Picciau Decimomannu, che producono ovini, caprini, vaccini e misti, D’Olia olio extravergine di Dolianova, Calitài, pasta fresca e secca di Assemini, Su Sartizzu, salumi di Monastir, Su Tianu Sardu, produzione di bottarga di Cagliari, Ferreli, pane carasau confezionato a Lanusei, e Meloni Vini di Selargius. «Insieme per sostenerci a vicenda, sottolinea Amedeo Picciau. A Cibus vengono ad anni alterni, già ieri, alcuni buyer americani hanno mostrato interesse per i loro formaggi. Il loro è uno stand importante, impossibile non notarlo. Campeggia la scritta “La galleria sarda del gusto”. Come dare loro torto. (si.se.)