Uil sarda a congresso: il tema è lavoro e dignità
Quartu, Ticca: «La Regione assuma un impegno». Erriu: «Sostegno di tutti». Oggi c’è Barbagallo
13 giugno 2018
2 MINUTI DI LETTURA
QUARTU. Lavoro, ma che restituisca dignità e assicuri un futuro per i figli. Il 17° congresso della Uil Sardegna, che si è aperto ieri al Setar hotel, verte su questo tema. L’assemblea corona una vasta attività sul territorio di un sindacato con 50.000 iscritti e nella giornata di chiusura odierna ospiterà il segretario generale nazionale Carmelo Barbagallo. Nel suo intervento durante i lavori, che avevano per titolo “Verso il giusto equilibrio tra vita e lavoro, per la crescita della persona nel territorio”, l’assessore dell’urbanistica Cristiano Erriu ha affermato che «mettere insieme lo sviluppo sostenibile, l’occupazione e la salvaguardia dell’ambiente, richiede uno sforzo di fantasia molto grande. E noi stiamo facendo di tutto per trovare il giusto equilibrio nel disegno di legge di governo del territorio che è in discussione in commissione».
Erriu ha sottolineato che «la Uil ha partecipato in maniera attiva e propositiva al dibattito che, negli ultimi mesi, ha accompagnato il disegno di legge. La politica da sola non può centrare gli obiettivi se non c’è il sostegno partecipativo di tutte le forze sociali e le istituzioni. Abbiamo chiamato ad esprimersi su questo provvedimento un po’ tutti: enti locali, associazioni imprenditoriali, organizzazioni sindacali, ambientalisti, ordini professionali e singoli cittadini. Ma questo deve avvenire per tutte le questioni fondamentali per la nostra regione».
«Noi abbiamo la storica opportunità – aveva detto la segretaria generale Francesca Ticca nella relazione introduttiva – di far incontrare il grande patrimonio umano e culturale della nostra terra con le nuove generazioni di uomini e donne, concretizzando una chiara visione sul futuro». E ancora: «Chiediamo alla Regione un impegno preciso per valorizzare il ruolo dei cittadini, delle famiglie e dei lavoratori, ma anche al governo centrale, di avviare un’azione sinergica con istituzioni e parti sociali per individuare le strategie necessarie a rilanciare il tessuto produttivo» ha affermato la Ticca.
Il congresso è proseguito, nel pomeriggio, con la tavola rotonda sui temi legati alla possibilità di coniugare ambiente e sviluppo economico. «Una possibilità che – è stato sottolineato da tutti i protagonisti – potrà essere realizzata a condizione che vengano rispettate le regole e che al centro dei provvedimenti venga tenuta sempre e comunque le dignità del lavoratore».
Erriu ha sottolineato che «la Uil ha partecipato in maniera attiva e propositiva al dibattito che, negli ultimi mesi, ha accompagnato il disegno di legge. La politica da sola non può centrare gli obiettivi se non c’è il sostegno partecipativo di tutte le forze sociali e le istituzioni. Abbiamo chiamato ad esprimersi su questo provvedimento un po’ tutti: enti locali, associazioni imprenditoriali, organizzazioni sindacali, ambientalisti, ordini professionali e singoli cittadini. Ma questo deve avvenire per tutte le questioni fondamentali per la nostra regione».
«Noi abbiamo la storica opportunità – aveva detto la segretaria generale Francesca Ticca nella relazione introduttiva – di far incontrare il grande patrimonio umano e culturale della nostra terra con le nuove generazioni di uomini e donne, concretizzando una chiara visione sul futuro». E ancora: «Chiediamo alla Regione un impegno preciso per valorizzare il ruolo dei cittadini, delle famiglie e dei lavoratori, ma anche al governo centrale, di avviare un’azione sinergica con istituzioni e parti sociali per individuare le strategie necessarie a rilanciare il tessuto produttivo» ha affermato la Ticca.
Il congresso è proseguito, nel pomeriggio, con la tavola rotonda sui temi legati alla possibilità di coniugare ambiente e sviluppo economico. «Una possibilità che – è stato sottolineato da tutti i protagonisti – potrà essere realizzata a condizione che vengano rispettate le regole e che al centro dei provvedimenti venga tenuta sempre e comunque le dignità del lavoratore».
