La Nuova Sardegna

Grig: «Via le recinzioni dall’altopiano del Golgo»

Grig: «Via le recinzioni dall’altopiano del Golgo»

Baunei, gli ecologisti attaccano il Comune che ha concesso a un privato l’utilizzo di campi e sorgenti

2 MINUTI DI LETTURA





BAUNEI. Gli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico e il Comune di Baunei sono ormai ai ferri corti. Il motivo è tutto nella recentissima recinzione autorizzata a un residente dall’amministrazione ogliastrina attorno alle sorgenti di As Piscinas, nell’Altopiano del Golgo.

«Da sempre la fauna selvatica e il bestiame allo stato semi-brado vanno ad abbeverarsi in quelle sorgenti – scrivono gli ambientalisti del Grig –, ora non possono più, perché il Comune di Baunei ha concesso quelle aree a uso civico a un residente, che ha realizzato una recinzione completa del sito. Così gli animali selvatici crepano di sete o nel disperato tentativo di superare la recinzione per abbeverarsi, come un povero Cinghialetto rinvenuto di recente. La recinzione è illegittima, la concessione è parzialmente illegittima. L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha da tempo inoltrato (il 29 marzo del 2018) una specifica istanza per la revoca, quantomeno parziale, della concessione dei terreni a uso civico effettuata nell’area del Golgo – As Piscinas di Baunei e del relativo provvedimento di mutamento e sospensione dei diritti di uso civico per la realizzazione di servizi turistici – scrive Stefano Deliperi che ha un’idea molto chiara sulla legittimità del provvedimento– la “concessione di valorizzazione” contrasta palesemente e insanabilmente con il regolamento comunale per l’esercizio dei diritti di uso civico che dice che “non possono essere oggetto di concessione sorgenti e acque pubbliche, beni archeologici o storici” ma anche “non potranno mai essere recintate le fonti, gli abbeveratoi, i corsi d’acqua e qualsiasi altra struttura d’interesse pubblico”». Insomma, gli spunti non mancano secondo il Grig e gli ambientalisti sono pronti ad andare sino in fondo. «Auspica rapidi provvedimenti che riportino legalità nella gestione del demanio civico di Baunei, già in passato oggetto di discutibili utilizzi, e la fruizione pubblica di beni archeologici e ambientali che non possono e non devono esser “privatizzati” in alcuna forma e per qualsiasi motivo. E, se non dispiace, provvedimenti che consentano alla fauna di vivere in pace».



Primo Piano
L’incidente

Un cinghiale gli taglia la strada, medico muore dopo il violento impatto: chi è la vittima

di Luca Fiori
Le nostre iniziative