La Nuova Sardegna

Protezione civile, apre la nuova casa

di Stefano Ambu
Protezione civile, apre la nuova casa

Inaugurazione con il numero 1 Borrelli: alluvioni e incendi le emergenze dell’isola

28 giugno 2018
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CAGLIARI. Lo insegna la storia, anche quella recente. E lo ribadisce il capo della Protezione civile Angelo Borrelli in visita nell'isola: mai abbassare la guardia contro incendi e alluvioni. Anche perché, con il clima che cambia, ora le piogge sono bombe d’acqua. E sono più pericolose. Tutto quasi scontato. Ma c’è bisogno di ribadirlo: anche da Roma si sono accorti che a Cagliari domenica qualcuno è rimasto intrappolato ed è stato salvato in un sottopasso. «Ci vuole la massima prudenza – ha ricordato Borrelli – nei sottopassi o comunque dove non si è in grado di verificare ad esempio se c’è un marciapiede, non si deve passare». Per la cautela, l’appello ai cittadini vale sempre. Per il resto (previsioni, allerta, macchina organizzativa) c’è il nuovo quartier generale per gestire le emergenze in Sardegna, dagli acquazzoni ai roghi. Martedì c’è stata l'inaugurazione con una prova generale: un’esercitazione su un caso reale per testare strategie e strumenti. Il battesimo è avvenuto proprio davanti a Borrelli. «Un importante risultato – ha detto – e un ulteriore traguardo. Un grazie particolare va ai volontari, parte fondamentale di questo sistema. Ricordo benissimo l'alluvione e la tragedia in Sardegna del 2013. Sul tema dell'allerta alla popolazione dobbiamo operare con una piattaforma nazionale: in altri Paesi questo è già una realtà».

La nuova sede è proprio accanto a Villa Devoto, in via Vittorio Veneto a Cagliari: comprende la sala operativa regionale integrata (Sori), il centro funzionale decentrato (Cfd) con le due componenti idro e meteo, la sala radio del sistema regionale e la sala decisioni. Inoltre, durante la campagna antincendio, la Sori può ospitare la sezione Soup, in pratica la regia di coordinamento degli spegnimenti con gli attacchi alle fiamme dal cielo, dal mare e da terra. Ogni sala può disporre di sistemi di visualizzazione, videowall e tutti gli strumenti tecnologici più efficaci. «Il cambiamento climatico – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru – sta mutando gli scenari di intervento. Questa regione ha già fatto molto in tema di protezione civile». Soddisfazione anche dall'assessora all’Ambiente Donatella Spano che però ha rimarcato di aver già inoltrato alla presidenza del consiglio dei ministri una comunicazione per fare sempre meglio. «Abbiamo bisogno di più risorse – ha detto – sia dal punto di vista del personale sia per il fondo emergenze. Abbiamo chiesto anche una maggiore semplificazione delle procedure». L'esigenza di fondi e personali è stata ribadita anche dal presidente dell'Anci Emiliano Deiana. «Una data cruciale – ha detto il direttore regionale della protezione civile Angelo Nudda – è stata quella del 18 novembre 2013 (ndr alluvione che aveva provocato 19 morti) da lì sono cambiate molte cose. C'è stata una accelerazione e un affinamento anche nella precisione delle previsioni come testimonia la diminuzione il calo dei codici di allerta giallo e rosso».

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