La Nuova Sardegna

As do Mar parla arabo: accordo con l’Oman

di Giandomenico Mele
As do Mar parla arabo: accordo con l’Oman

Il ministro del sultanato a Olbia ha incontrato i vertici della Generale Conserve

04 luglio 2018
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OLBIA. Le rotte del tonno collegheranno la Sardegna con l’Oman. I protagonisti saranno Generale Conserve, titolare del tonno As do Mar, fabbrica a Olbia e sguardo commerciale che si volge verso la Penisola araba. Tranci di tonno, scatolette e paté che presto potrebbero invadere gli scaffali degli esercizi commerciali di Arabia Saudita, Emirati arabi e perfino l’Iran. Lo stato arabo protagonista è l’Oman, la “Svizzera della Penisola arabica”: ricchezza, secondo consuetudine, costruita sul petrolio, ma dove la pesca occupa un posto di rilievo nel tessuto economico. Ieri Hamed Said Al-Oufi, ministro dell’Agricoltura e della Pesca del sultanato di Qabus bin Said al Said, con una delegazione ufficiale del Paese arabo, ha visitato la fabbrica di Olbia, ascoltando le parole del patron di Generale Conserve, Adolfo Valsecchi, studiato con attenzione i processi produttivi e appuntato sui taccuini numeri e percentuali. Se tutto andrà bene, nei prossimi mesi dovrebbe essere concluso un accordo commerciale su più livelli che unirà Oman e Generale Conserve all’interno dell’internazionalizzazione della produzione del tonno di Olbia.

L’accordo. L’Oman si impegnerà a fornire i tonni, preziosa materia prima, per la fabbrica di Generale Conserve in Sardegna. Da parte sua As do Mar, in virtù di una partnership commerciale ad ampio spettro, fornirà assistenza tecnologica e conoscenze per far marciare a pieno ritmo i due piccoli stabilimenti locali per la produzione del tonno, con la promessa da parte dell’Oman di concludere un accordo a livello governativo in cui il sultanato si impegni a posizionare il marchio As do Mar sul mercato “premium” della Penisola araba. Un mercato di qualità, ad alto valore commerciale, che comprenderebbe, oltre lo stesso Oman, anche Dubai, Emirati arabi e altri Paesi del Golfo. «Vogliamo creare delle opportunità commerciali che garantiscano un futuro radioso per il nostro marchio e la fabbrica di Olbia – spiega Adolfo Valsecchi, presidente di Generale Conserve –. Si parla di possibili grandi investimenti a supporto dello sviluppo dell’azienda e il polo di Olbia».

Marchio ed esperienza. Per chi, come Valsecchi, ha fatto del concetto di rilocalizzazione il suo “mantra”, trasferendo la produzione al centro dei mercati di consumo, l’accordo con l’Oman non può essere certo sinonimo di delocalizzazione. Lo stabilimento di Olbia resta centrale. Qui si parla, invece, di internazionalizzazione, puntando su mercati di approvvigionamento di pesca e di consumo per sviluppare marchio e prodotto. Come conferma Hamed Said Al-Oufi, ministro per l’Agricoltura e la Pesca del sultanato. «Puntiamo su tre elementi: acquisire le conoscenze e il supporto tecnologico della Generale Conserve, incentivare gli investimenti nel nostro Paese ed esportare il nostro tonno verso la Sardegna – spiega il rappresentante dello Stato arabo –. La nostra capacità di pesca è in espansione e abbiamo aperto il mercato al rilascio di nuove concessioni per la pesca del tonno nelle nostre acque territoriali. Vogliamo valorizzare il mercato del tonno attraverso iniziative industriali, in un processo di internazionalizzazione del marchio As do Mar che consenta di vendere i prodotti anche negli Emirati, in Arabia Saudita ed Iran». Nella sala conferenze vengono proiettati i numeri di un mercato mondiale del tonno che vede una domanda aggregata in continua crescita. Ora si tratta di soddisfare questa domanda: i tonni dell’Oceano Indiano viaggeranno verso Olbia e quello in scatola punta a conquistare i Paesi arabi nel percorso inverso.

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