La Nuova Sardegna

I Riformatori a Solinas: pensi di più alla Sardegna

I Riformatori a Solinas: pensi di più alla Sardegna

Il coordinatore Fois: lasci il Senato e giri per l’isola, non ha ancora un programma Domenica si riunisce il tavolo nazionale: c’è ancora chi punta a sostituire il leader

21 dicembre 2018
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SASSARI. «Il candidato sono io, se ne facciano una ragione: la partita è chiusa». Christian Solinas ha ribadito che sarà lui il timoniere del centrodestra alle regionali, che al suo nome non ci sono alternative. Lo ha fatto in una lettera alla Nuova, in cui non sono mancati riferimenti «ad alcune vecchie camarille della politica isolana» che vedono nel suo progetto politico «un rinnovamento poco controllabile e certamente non gestibile». Insomma, dopo settimane di silenzio il segretario del Psd’Az, indicato dalla Lega come candidato governatore, interviene a gamba tesa nel dibattito interno al centrodestra, dove non tutti hanno accolto positivamente la sua designazione. Ieri in casa Forza Italia nessuno ha voluto commentare le parole di Solinas. Nessuno dei big del partito, da Cicu a Pittalis, ad Alessandra Zedda, che in queste settimane hanno più volte ribadito la loro perplessità sulla candidatura del senatore: più una questione di metodo che di nome. Per loro a dare l’ufficialità dovrà essere il tavolo nazionale, ovvero Berlusconi, Salvini e Meloni. Cosa che non è ancora avvenuta, e che dopo una serie di rinvii dovrebbe avvenire domenica. Prima del rompete le righe natalizio. Ma di certo l’intervento di Solinas rischia di aumentare le tensioni nella coalizione. Anche perché c’è ancora chi sostiene che parlare di un cambio di condottiero non sia un’eresia.

Chi continua a ribadirlo è Pietrino Fois, coordinatore dei Riformatori, il partito che più di tutti si è opposto alla linea sardo-leghista. E che ieri non ha gradito l’intervento del segretario del Psd’Az. «È vero, il tavolo regionale ha scelto Solinas e il presidente sarà lui. Salvo sorprese – sottolinea –. Ma visto che è lui il candidato deve mettersi a girare la Sardegna e definire il programma. Lasci il Senato e si metta a lavorare per la nostra isola. Sinceramente a oggi delle sue idee sappiamo poco o nulla, eppure è stato indicato ormai da un mese. Sotto questo punto di vista siamo molto preoccupati, in particolare per due temi a noi carissimi: accise e insularità». L’ordine del giorno sulle accise approvato in Parlamento, racconta, lo ha presentato Deidda, di Fratelli d’Italia. «Eppure noi avevamo preso impegni con Solinas, ma né lui né Salvini hanno fatto nulla. Queste però sono le battaglie che possono salvare la Sardegna. Noi siamo preoccupati – ribadisce Fois – e anziché alla Nuova forse Solinas dovrebbe iniziare a rispondere agli alleati. Mica possiamo venire a sapere le notizie dal giornale». (al.pi.)

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