La Nuova Sardegna

Colpito da una fucilata grave un cacciatore

di Salvatore Santoni
Colpito da una fucilata grave un cacciatore

Un 61enne è stato ferito accidentalmente da un compagno di battuta  Trasportato a Sassari in elicottero, l’uomo è stato operato all’addome  

04 novembre 2019
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BADESI . La battuta di caccia era cominciata sotto i migliori auspici, e infatti in poco tempo la compagnia è riuscita a mettere in saccoccia due cinghiali. Poi, all’improvviso, uno dei battitori si è accasciato a terra e ha iniziato a urlare, disperato. Sono questi gli ultimi momenti di un grave incidente di caccia avvenuto ieri mattina nelle campagne di Badesi. Giovanni Rudas, 61 anni, è rimasto gravemente ferito dopo essere stato raggiunto all’addome da un colpo esploso dal fucile di un compagno.

L’incidente. Il fatto è avvenuto poco prima delle 9 nelle campagne attorno alla Marina di Badesi, più precisamente in località Li Mindi, cioè a poca distanza dalla zona del resort Le Dune, che si trova invece a Li Junchi e dove il 61enne rimasto ferito lavora come custode. La zona scelta per la battuta di caccia è un luogo pressoché incontaminato dove evidentemente i cinghiali abbondano. Il problema è che il terreno è anche particolarmente impervio, e infatti il recupero del ferito è stato abbastanza difficoltoso.

I soccorsi. Le operazioni di soccorso sono scattate dopo le richieste arrivate dagli stessi cacciatori che stavano partecipando alla battuta. La centrale operativa del 118 ha inviato a Li Mindi un’ambulanza della Croce azzurra di Badesi e l’elisoccorso dell’Areus. Il personale sanitario è riuscito a raggiungere il 61enne per prestargli le prime cure e trasportarlo d’urgenza (in elicottero) all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, dove è stato subito portato in sala operatoria. Il compagno di battuta, invece, vedendo l’amico 61enne ferito a terra ha accusato un lieve malore, ed è stato quindi portato all’ospedale Paolo Dettori di Tempio dove è stato sottoposto ad alcuni accertamenti clinici. L’intervento chirurgico di Giovanni Rudas, invece, è terminato nel pomeriggio. I medici hanno estratto il proiettile dal corpo dell’uomo, che ora è ricoverato nel reparto di Rianimazione. Il lavoro dell’equipe medica è stato molto delicato perché la palla è entrata dalla parte sinistra dell’addome, con una traiettoria ascendente, e ha arrestato la sua corsa sul femore. Significa che il proiettile ha attraversato l’intestino del 61enne lasciando una scia di lacerazioni in più punti. E ora non resta quindi che attendere il decorso post operatorio e lo scioglimento della prognosi.

Le indagini. Nelle campagne di Li Mindi c’erano anche i carabinieri della compagnia di Valledoria. In particolare, sul caso hanno indagato i militari della stazione di Trinità D’Agultu, che ieri mattina sono stati supportati anche dai colleghi del nucleo radiomobile di Valledoria. I militari hanno sequestrato le armi, le munizioni e acquisito i documenti della compagnia di caccia. Dai primissimi accertamenti risulterebbe che le carte siano in regola, così come le munizioni utilizzate durante la sfortunata battuta di caccia.

Nei prossimi giorni seguiranno nuovi accertamenti ma l’ipotesi più accreditata, al momento, è che Giovanni Rudas sia rimasto vittima di una fatalità. Un incidente di caccia che sarebbe potuto costare carissimo allo sfortunato 61enne. (ha collaborato Angelo Mavuli)

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