La Nuova Sardegna

Contributi ai siti il caso in Consiglio

CAGLIARI. I contributi della Regione per valorizzare i beni culturali, identitari e quelli dal 2006 sono destinati sempre agli stessi 69 progetti e da allora «mai sono stati pubblicati altri bandi,...

12 novembre 2019
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CAGLIARI. I contributi della Regione per valorizzare i beni culturali, identitari e quelli dal 2006 sono destinati sempre agli stessi 69 progetti e da allora «mai sono stati pubblicati altri bandi, che invece avrebbe potuto allargare la platea dei Comuni e quindi sostenere tutte quelle iniziative da tempo portate avanti nei diversi territori con le sole risorse degli enti locali». È questo il senso dell’interrogazione presentata dal neo capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale, Aldo Salaris, all’assessore alla cultura Andrea Biancareddu. «Le domande sono state presentate – si legge nell’interrogazione – ma quell’istruttoria non è andata avanti e quindi, ormai da oltre una decina d’anni, sono sempre gli stessi progetti a ricevere i contributi della Regione per musei, parchi archeologici e aree culturali, mentre da tempo esistono altre realtà di riconosciuta ed incontestabile valenza identitaria e culturale però emarginate. Sono realtà spesso facilmente raggiungibili, ma i Comuni da soli non hanno risorse sufficienti per poterli valorizzare e renderli accessibili anche sotto l’aspetto turistico». Da qui la richiesta dei Riformatori all’assessorato alla cultura, perché «dopo tanti anni sia finalmente pubblicato un nuovo bando, finanziato dal piano triennale per i beni cultuali, per dar corso a un circuito culturale e identitario il più diffuso possibile».

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