La Nuova Sardegna

La denuncia: una discarica militare nella spiaggia di Murtas

La denuncia: una discarica militare nella spiaggia di Murtas

L’avvocato Sollai ha ricevuto una lettera anonima con foto e reperti e l’ha presentata in Procura a Lanusei

12 dicembre 2019
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LANUSEI. Una lunga e dettagliatissima lettera (anonima) nella quale si danno indicazioni precise su dove trovare una discarica militare a poca distanza dalla spiaggia di Murtas, nel distaccamento a mare di Capo San Lorenzo del Poligono sperimentale interforze del salto di Quirra. A riceverla, assieme a uno spezzone metallico di origine incerta l’avvocato Gianfranco Sollai, parte civile nel controverso processo sui veleni di Quirra a carico di otto ex comandanti della base militare a cavallo tra Ogliastra e Sarrabus accusati di omissione aggravata di cautele. La lettera con allegate le planimetrie della zona a ridosso della spiaggia, la documentazione fotografica e il pezzo di metallo arrugginito è stata depositata ieri mattina negli uffici della Procura di Lanusei.

Ora tutta questa documentazione è al vaglio del procuratore capo Biagio Mazzeo che potrebbe decidere di fare luce sulla segnalazione arrivata al legale oristanese. Secondo quanto scritto nella missiva, inviata qualche tempo fa, si tratterebbe di una discarica realizzata con materiale militare abbandonato e residui delle esercitazioni, coperta con terra da riporto che in alcuni punti risulterebbe molto sottile. Appena 10, 20 centimetri dai quali spunterebbero i residui degli ordigni. Per l’anonimo estensore della denuncia ci sarebbero, infine, dei potenziali pericoli per la salute dei bagnanti, che d’estate affollano la splendida spiaggia sulla costa orientale dopo la sua riapertura al pubblico di qualche anno fa, e per gli allevatori tornati a pascolare nella zona dopo l’interdizione decretata in seguito all’inchiesta avviata nel 2011 dall’allora procuratore di Lanusei Domenico Fiordalisi sulla famigerata "sindrome di Quirra".

«Credo – dice a riguardo l’avvocato Sollai - sia importante verificare il prima possibile quanto segnalato nella lettera che mi è stata recapitata. Le informazioni sono dettagliate e potrebbero rivelarsi importanti. Se davvero ci fosse una discarica fronte mare la zona sarebbe immediatamente da bonificare e ci sarebbe da indagare a fondo sulle responsabilità». (g.f.)
 

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