La Nuova Sardegna

Terralba: «Via la cittadinanza a Mussolini»

TERRALBA. Il 14 maggio del 1924 il commissario prefettizio Domenico Palmas conferì la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e al prefetto di Cagliari Asclepia Gandolfo. Novantacinque anni dopo...

17 dicembre 2019
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TERRALBA. Il 14 maggio del 1924 il commissario prefettizio Domenico Palmas conferì la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e al prefetto di Cagliari Asclepia Gandolfo. Novantacinque anni dopo Terralba potrebbe revocare quella decisione, allora comprensibile (si era in pieno ventennio fascista) ma oggi considerata con un occhio decisamente differente. Giovedì il consiglio comunale del paese dell’Oristanese deciderà se dire sì o no alla proposta, frutto di una petizione popolare organizzata dal Comitato Madiba Coscienza Civile, che la scorsa estate ha raccolto centinaia di adesioni e anche l'approvazione e il sostegno della senatrice Liliana Segre. «Non vi potrò raggiungere nella bella Sardegna ma approvo con il cuore la vostra iniziativa», ha scritto la senatrice al Comitato aggiungendo: «È un bel modo di coltivare la memoria, che è il miglior modo per mantenere in buona salute la democrazia». Come spiegheranno giovedì in aula i rappresentanti del Comitato, ci sono almeno due buoni motivi per revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini e a Gandolfo. Da una parte l'instaurazione in Italia di un regime totalitario e la promulgazione delle leggi razziali, dall'altra i torti, consistenti in particolare nell'esproprio di migliaia di ettari di terreni agricoli, subiti proprio dal Comune di Terralba e dai suoi cittadini per consentire la costituzione del Comune di Mussolinia, l'attuale Arborea.

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