La Nuova Sardegna

Sorpresa sulle coste, due nuove Amp nel Sud Sardegna

di Claudio Zoccheddu
Sorpresa sulle coste, due nuove Amp nel Sud Sardegna

Saranno istituite nell’isola di San Pietro e a Capo Spartivento. L’annuncio del ministro Costa: «Prioritario tutelare il mare»

03 gennaio 2020
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SASSARI. La conferma è arrivata con il nuovo anno: la Sardegna potrà contare su due nuove aree marine protette (Amp). Si tratta di quella individuata attorno all’isola di San Pietro e di quella che coprirà la zona di Capo Spartivento, entrambe nel Sud Sardegna. Ovviamente, quando si parla di “aree marine protette” il discorso della tutela è limitato al mare e non ha alcuna ambizione terrestre. La decisione del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, porta dunque a 8 il numero delle Amp istituite in Sardegna negli ultimi anni e le due nuove entrate andranno a sommarsi alla pattuglia che comprende “Capo Testa – Punta Falcone”, (Santa Teresa Gallura), “Tavolara – Punta Coda Cavallo” (Loiri Porto San Paolo, Olbia, San Teodoro), “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” (Cabras), “Isola dell’Asinara” (Porto Torres), “Capo Caccia – Isola Piana” (Alghero) e “Capo Carbonara” (Villasimius).

Le ultime arrivate. Sono il frutto del nuovo corso del ministero dell’Ambiente e del decreto di riorganizzazione che prevede, tra l’altro, la nascita di una nuova direzione generale che si occuperà esclusivamente della tutela del mare. «La tutela del nostro mare e delle coste – spiega il ministro Costa – diventa prioritaria non solo a parole ma con atti concreti. Non pensate che sia solo un fatto amministrativo: è un importante tassello di una visione ampia, che stiamo costruendo, nello spirito di servizio per il bene del Paese». In allegato alle dichiarazioni del ministro arriva anche la nota sull’impegno economico che prevede anche altre due aree: «Nell’ultimo provvedimento del 2019 in Consiglio dei ministri abbiamo stanziato oltre due milioni di euro per ben quattro aree marine protette per le quali sono in corso i procedimenti per l’istituzione: Capri, Capo Spartivento e Isola San Pietro in Sardegna e Costa di Maratea in Basilicata». Il portafoglio a disposizione delle quattro nuove entrate prevede una capacità di 500 mila euro per il 2020, per un totale di 2 milioni di euro per quest’anno. Alla somma iniziale dovranno essere aggiunti 700mila euro, sempre per il 2020, e 600 mila euro dal 2021 per le spese di gestione e funzionamento delle aree marine. «Si tratta di un passaggio importante – aggiunge Costa – perché voglio far crescere le aree marine protette in tutta Italia e ciò costituirà un’eccezionale occasione di sviluppo ecosostenibile. In questo si inserisce la legge Salvamare, che deve essere al più presto approvata al Senato dopo il primo sì alla Camera. Il Paese non può più aspettare. Quello che voglio costruire, per il futuro del ministero dell’Ambiente e del Paese, è una visione che superi le logiche di partito ed elettorali e che guardi al futuro. Quello dei nostri figli e dei nostri nipoti». E la tutela del mare è anche il passo che, in Sardegna, colma un vuoto in corrispondenza del Sud Sardegna, una delle poche zone dell’isola in cui non esistevano aree marine protette.



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