La Nuova Sardegna

Fatali le offese sessiste decade il sindaco Spezziga

di Salvatore Santoni
Fatali le offese sessiste decade il sindaco Spezziga

L’ex vice sindaca insultata firma le dimissioni con i consiglieri di opposizione

14 gennaio 2020
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VALLEDORIA. L’appuntamento in municipio era fissato per le 8.30 ma Claudia Spezziga, l’ex vicesindaca di Valledoria umiliata dai suoi compagni di viaggio con quel «Lei non conta un ca...», ieri mattina si è presentata all’appuntamento con un quarto d’ora d’anticipo. Si è gustata la colazione al bar e ha aspettato gli altri sei colleghi dell’opposizione. Poi tutti insieme si sono presentati in Comune e, per dare ancora più peso alla scelta, l’amministratrice ha messo sua firma bene in testa alla lista dei dimissionari. In questo modo l’avvocata 32enne in rotta con la propria maggioranza ha suggellato la sentenza di morte dell’amministrazione comunale guidata da Paolo Spezziga.

La genesi. La scelta di far cadere l’amministrazione comunale è conseguente alla decisione dell’ex vicesindaca di non sostenere più la maggioranza dopo il caso scoppiato attorno alla concessione del campo sportivo alla Polisportiva Valledoria Ampurias. Circostanza che per l’amministratrice ha rappresentato soltanto la classica goccia finale dopo due anni e mezzo in cui – ha lamentato lei stessa nella lettera di dimissioni – l’amministrazione si sarebbe allontanata dai cittadini. A quel punto gli altri sei della minoranza si sono trovati dall’oggi al domani con una alleata in più.

Il terremoto. Dal punto di vista della strategia politica, la caduta del Comune è stata un’operazione coi fiocchi. Da giorni, infatti, circolavano ipotesi di una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, una pratica che prevede dei tempi tecnici di aula abbastanza lunghi. Spesso la scelta di presentare le dimissioni in massa – è questo il caso di Valledoria – è più utile a raggiungere lo scopo: si accorcia l’agonia dell’amministrazione e si “pesa” meglio la convinzione delle scelte politiche dei singoli consiglieri. In questo modo ieri a Valledoria oltre la metà dei consiglieri assegnati – sette su tredici – hanno rinunciato al loro scranno ghigliottinando l’intera amministrazione.

Il commiato. Il giorno della caduta è anche il momento di stilare un bilancio del mezzo mandato appena concluso. Paolo Spezziga elenca, i progetti, i finanziamenti e tutte le novità e i lavori compiuti e avviati. L’ex sindaco cita opere per milioni, come quelle del bando Iscola, bitumature stradali, impianti sportivi. E ancora, i fondi della rete metropolitana, le piste ciclabili, la caserma dei carabinieri («Abbiamo riportato la compagnia a Valledoria»). «Questa amministrazione ha lavorato bene – aggiunge – mettendo solide basi per Valledoria e mi auguro che tutti i progetti e le iniziative intraprese vengano portate avanti».

Botta e risposta. Ma c’è un punto sul quale l’ex primo cittadino calca la mano. «Mi assumo la responsabilità di affermare che abbiamo riportato legalità e trasparenza in Comune – sottolinea Spezziga –. E ho l’impressione che l’amministrazione sia caduta proprio perché abbiamo puntato su questi temi». Le dichiarazioni hanno suscitato il disappunto di un altro ex sindaco, Tore Terzitta, al timone del paese nei dieci anni precedenti all’era Spezziga. «Debbo dire di non aver mai riscontrato profili di illegalità di sorta nell’azione amministrativa nostra e di chi ci ha preceduto – replica Terzitta – e ricordo al sindaco Spezziga che non esiste a mio carico alcun procedimento in merito ad abusi nel mio ufficio o a illeciti amministrativi. Qualora sia a conoscenza di qualsiasi illegalità da me commessa, non esiti a farne denuncia presso le autorità preposte».

Scenari. Negli ultimi giorni in pese se ne sono sentite di tutte i colori. I detrattori dell’ormai ex maggioranza trattengono a stento l’entusiasmo, mentre i tifosi, invece, fanno serpeggiare ipotesi di una congiura di palazzo. L’unica certezza è proprio la caduta del primo cittadino, costretto a lasciare la poltrona dopo circa 2 anni e mezzo di mandato. Ora in Comune attendono l’arrivo del commissario straordinario e, con tutta probabilità, si voterà nella prima finestra utile di giugno.

Ecco perché la campagna elettorale è praticamente già cominciata. E non è del tutto escluso che Paolo Spezziga e il suo gruppo possano avere un ruolo: «Siamo con la coscienza a posto – dice l’ormai ex sindaco di Valledoria –, abbiamo servito il paese al nostro meglio, restiamo a disposizione della cittadinanza. Per ora non posso dire altro».

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