La Nuova Sardegna

Start-up di Sassari in Cina per gestire il calcio asiatico

di Claudio Zoccheddu
Start-up di Sassari in Cina per gestire il calcio asiatico

FootureLab si è accordata con i campioni del Guangzhou F.C. di Cannavaro

17 gennaio 2020
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SASSARI. Niente è impossibile, lo diceva uno spot pubblicitario e lo conferma la giovane start-up sassarese “FootureLab”. Il progetto marchiato Abinsula, la casa madre che da tempo si è fatta largo nel campo dell’hi-tech, ha appena iniziato una collaborazione con il club calcistico cinese Guangzhou Evergrande, fresco campione nazionale allenato dall’ex pallone d’oro Fabio Cannavaro. I tecnici di FootureLab cureranno la raccolta dei dati prodotti dai calciatori durante allenamenti e partite, in modo da consegnare ai tecnici della squadra cinese un report asettico sulle prestazioni dei singoli, in cui verranno incrociati tutti gli aspetti relativi alle prestazioni degli atleti tradotti in dati informatici e in statistiche. Una combinazione nata e resa possibile dall’incontro tra esperti di calcio e specialisti informatici che hanno allungato lo sguardo fino a inquadrare il futuro del gioco più bello del mondo e metterlo a disposizione dei club di tutto il mondo.

L’idea. C’è stato un tempo in cui le tattiche di gioco si disegnavano alla lavagna. Il 2 e il 3 erano i terzini, il 5 faceva lo stopper, il 6 era il libero e così via. Effettuate le consegne, tutto era demandato all’abilità dei calciatori e all’intuito dell’allenatore nell’azzeccare i cambi. Immaginare un team di specialisti impegnati a monitorare la percentuale di passaggi riusciti o di dribbling tentati, con un riferimento preciso alle zone d’azione e ai metri percorsi era un esercizio complicato. Le statistiche nel calcio si fermavano ai gol segnati, quelli subiti e altri macro dati alla portata di tutti. Solo gli “americani”, soprattutto nel baseball, davano un occhio più che interessato a dati e statistiche. E avevano ragione loro perché oggi, anche nel calcio, nulla può essere lasciato al caso. In gioco, oltre alla gloria, ci sono vagonate di milioni. Lo sanno benissimo i due calciatori dilettanti che sono l’anima di FootureLab, il Ceo Daniele Bianchi e il Responsabile commerciale Alessandro Gadau che hanno cullato l’idea, l’hanno realizzata grazie al contributo di Abinsula e adesso si occuperanno di monitorare le stelle del Guangzhou, dal centrocampista muscolare ex Barcellona Paulinho al prolifico e raffinato trequartista Anderson Talisca.

La via della seta. Il progetto è accuratissimo, la realizzazione è ineccepibile (basta un click sul sito www.footurelab.com per farsi un’idea) ma il primo contatto con i campioni cinesi non è il figlio legittimo di un algoritmo particolarmente azzeccato. «Ero in Cina per conto di Abinsula – spiega Pierluigi Pinna, fondatore e Ad dell’azienda sassarese – e tramite alcuni amici sono entrato in contatto con lo staff di Fabio Cannavaro. Ci siamo incontrati e abbiamo parlato della nostra start-up e della piattaforma digitale che semplificava l’analisi qualitativa dei dati relativi ai singoli calciatori. L’idea è piaciuta e allora abbiamo iniziato a studiare un progetto sartoriale, che fosse possibile cucire addosso al club cinese. È nato così il primo di una nuova suite di prodotti denominato Footure Desk», conclude Pinna. Si tratta di un ambiente virtuale in cui verranno raccolti i dati relativi a partite ed allenamenti, oltre che report medici e statistici che saranno a disposizione dello staff tecnico della squadra. Un modello replicabile per tutte le esigenze, a patto che ci sia un campo di calcio e una squadra che intende occuparlo al meglio delle proprie capacità: «La nostra idea rappresenta la fusione fra tecnologia moderna e capacità analitiche del calcio. – spiegano i fondatori di FootureLab –. Elaboriamo i dati sportivi a nostra disposizione, trasformandoli nel prodotto giusto, utile a monitorare e valutare le prestazioni dei giocatori, quelli militanti nelle leghe giovanili e nelle leghe principali. Innovare è possibile, anche nel calcio: siamo alla costante ricerca della soluzione migliore possibile». E se i dati della squadra della più grande conurbazione metropolitana del mondo che conta 46,5 milioni di abitanti vengono elaborati a Sassari, vuol dire che sì, innovare è possibile e i confini non sono un problema. Bastano le buone idee.

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