La Nuova Sardegna

Manutenzioni sui ponti dell'isola: solo la metà sotto controllo

di Claudio Zoccheddu
Manutenzioni sui ponti dell'isola: solo la metà sotto controllo

Anas in ritardo sul cronoprogramma. Ora l’incontro con la Regione

21 gennaio 2020
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SASSARI. Sono i compagni di viaggio su cui è obbligatorio fare affidamento. Negli ultimi tempi, però, non trasmettono la sicurezza che dovrebbero. Sarà per i drammatici precedenti, sarà per le condizioni precarie che hanno messo in mostra ma il rapporto di fiducia tra gli automobilisti e i cavalcavia che sorvolano le strade della Sardegna è compromessa. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato un’inchiesta del Corriere della Sera, firmata da Milena Gabbanelli e Andrea Pasqualetto, che ha passato ai raggi X lo stato dell’arte dei controlli sui ponti dell’Anas. E le cifre che ne sono venute fuori sono tutto tranne che rassicuranti.

La situazione nell’isola. Prendendo per buone le cifre citate dal Corsera, sui 364 ponti di proprietà dell’Anas in Sardegna ne sarebbe stati controllati, e quindi sarebbero sicuri al di fuori di ogni dubbio, solo 149. A complicare le cose ci si mette anche la data di scadenza dei controlli programmati nel gennaio del 2019 che sarebbero dovuti terminare un anno dopo. Al conto alla rovescia mancano quindi 10 giorni e 215 ponti e per rispettare le consegne Anas ne dovrebbe ispezionare 21 al giorno, arrotondando per difetto. Sempre che la situazione delle proprietà sia chiara e inappuntabile perché, anche se sembra impossibile, nell’anno 2020 in tutta Italia sono disseminati 763 viadotti “di nessuno”, infrastrutture di cui non è stato possibile nemmeno risalire ai legittimi proprietari, figuriamoci ai responsabili delle manutenzioni. Le preoccupazioni, dunque, sono legittime.

Le reazioni. I rapporti tra Anas e istituzioni vanno a corrente alternata. Idilliaci con la Regione, più complicati con le Province. L’assessore regionale ai Trasporti, Roberto Frongia, parla di una nuova stagione: «Con il nuovo compartimento della Sardegna non ci sono problemi e, a quanto mi risulta, il numero dei controlli effettuati in Sardegna e molto superiore a quello citato dal Corriere della sera, così come non mi risultano ponti non sicuri sulle strade della Sardegna. in ogni caso abbiamo fissato un incontro con i responsabili dell’Anas proprio per fare il punto in vista della scadenza fissata per il 30 gennaio e avremo in mano tutti i dati relativi alle infrastrutture controllate e da controllare».

Rassicuranti, dal punto di vista della sicurezza, anche la parole del commissario della Provincia di Sassari, Pietrino Fois: «Non abbiamo notizie di situazioni critiche per quanto riguarda i ponti – spiega Fois – anche se si può dire che noi non abbiamo un’interlocuzione con l’Anas e che abbiamo impegnato 5 milioni di euro per sistemare un viadotto pericolante. Lo dico perché Anas in tutta la Sardegna gestisce 2900 chilometri di strade mentre noi, nella sola provincia di Sassari, ne abbiamo 2400. Anas investe 80 milioni sulla viabilità mentre noi facciamo i salti mortali».
 

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