Alluvioni, il monito dell'assessore: "Spendere meglio le risorse per prevenire"
Roberto Frongia: "Negli ultimi dieci anni stanziati 900 milioni di euro ma spesi solamente 400. Occorre semplificare"
CAGLIARI. Novecento milioni di euro stanziati negli ultimi dieci anni per l'emergenza idrogeologica che in Sardegna ha portato devastazioni e lutti. Ma ne solo stati spesi finora soltanto 400, ed allora scatta la corsa per sfruttare tutte le risorse. Passando per una parola chiave: semplificazione. È il messaggio lanciato nel corso di una conferenza stampa dall'assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia. E sarà un percorso che vedrà impegnata la Regione insieme con il Distretto idrografico (Adis) e l'Ente acque della Sardegna (Enas). Piano di azione concordato: avviare un coordinamento efficace nelle emergenze e nella pianificazione degli interventi.
Una battaglia da vincere. Anche perché, alla luce della nuova mappatura le aree di criticità idraulica sono passate da 1 a 8% del territorio regionale e dal 7 al 49% se si considerano le frane. «C'è l'impegno della Regione - ha detto l'esponente della Giunta Solinas - sulla necessità di semplificare le regole per accelerare la spesa. Lo stiamo facendo sia dal punto di vista normativo e sia con una serie di azioni volte a tutelare gli interessi della Sardegna e dei sardi, in questo senso abbiamo impugnato il decreto invasi».
Nel mirino di Frongia la ripartizione nazionale dei fondi ritenuta non adeguata. «Noi abbiamo opere enormi e sbarramenti di decine di metri - ha detto - nella divisione delle poste si deve tenere conto di questi fattori. Alla Sardegna è stata riconosciuta una percentuale troppo bassa. La ripartizione non è rapportata alle reali esigenze della nostra regione. Per questa ragione abbiamo impugnato il provvedimento, come atto di tutela nei confronti della Sardegna e dei sardi».
Solo negli ultimi nove mesi - questo il riepilogo - sono stati finanziati 141 interventi sull'emergenza idrogeologica per circa 35 milioni di euro a cui si aggiunge la progettazione di ulteriori 20 interventi. Regione soddisfatta per la presentazione da parte dei comuni dei Pai, i piani di assetto idrogeologico. «Amministrazioni virtuose - ha concluso Frongia - siamo a buon punto. Sono piani indispensabile per arrivare presto ai nuovi Puc».