La Nuova Sardegna

Salta il consiglio sulla Ct1 opposizioni in rivolta

di Umberto Aime
Salta il consiglio sulla Ct1 opposizioni in rivolta

Voli. Solinas e Todde non vanno in aula e la minoranza la occupa per protesta A rischio slittamento anche l’incontro a Bruxelles fissato per martedì 

25 gennaio 2020
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CAGLIARI. Il governatore c’è? No. L’assessore? Neanche. Sono fuori, in missione. Eppure, sapevano da giorni che, l’altra mattina, il Consiglio regionale aveva una voglia pazza di discutere, sviscerare, il nodo dei nodi, quello più intricato del momento. La continuità territoriale area: scadrà ad aprile e non si sa ancora quale fine farà. «Sono inaccettabili le assenze di Solinas e dell’assessore Todde. È uno sgarbo istituzionale. Basta. Noi dell’opposizione occupiamo l’aula in segno di protesta». Lo hanno fatto, un attimo dopo, i consiglieri del Partito democratico, di Liberi e Uguali, del Movimento Cinque stelle e dei Progressisti. Tutt’insieme, intorno a mezzogiorno e per alcune ore, hanno preso possesso della bancata della Giunta, c’erano seduti alcuni assessori, che s’è fatta da parte. Con la maggioranza di centrodestra che però l’è corsa subito in soccorso, per poi ribattere contro gli avversari. «Il vostro è solo un inutile teatrino. Se oggi c’è questa incertezza e perché, quando eravate al governo, avete messe assieme solo un pasticcio dietro l’altro, anche nella continuità territoriale». Sono state le parole più gentili sparate da un seggio all’altro, mentre al veterano dell’aula, Giorgio Oppi dell’Udc, è scappato: «Qui, invece, dovremo tutti mettere più il culo sulla sedia e lavorare». Prima che l’aria si facesse ancora più frizzantina, il presidente del Consiglio, Michele Pais, ha chiuso la seduta, dichiarando il rompete le righe, ma l’occupazione è andata avanti per un bel po’.

L’indiscrezione. È durante e anche dopo la bagarre che, sempre in Consiglio, ha cominciato a circolare una seconda possibile notizia. Il 28 gennaio, a Bruxelles, la Regione non incontrerà più i burocrati europei, per strappare un sì sull’ultima proposta di bando, è quella della doppia tariffa fra residenti e non residenti, e sulla proroga dell’attuale Ct1. Annunciato da Solinas come decisivo, quel vertice potrebbe essere stato invece rinviato di almeno una settimana. Accesa l’ennesima miccia, il battibecco fra minoranza e maggioranza è riesploso. «Quella del 28 è l’ennesima balla raccontata da Solinas, che vuole fare tutto da solo senza confrontarsi con nessuno, ma gli ricordiamo che Consiglio e Giunta hanno pari dignità», dai banchi degli occupanti. «Vi stracciate le vesti con troppa fretta. Aspettate, siate ottimisti e usate questi giorni in più, per fare autocritica sul vostro disastroso passato», è stata la replica secca. Di fatto, però, il giallo è rimasto tale. Solo nei prossimi giorni, col rientro di Solinas, si saprà se quel confronto a Bruxelles verrà confermato, oppure slitterà a data da destinarsi.

L’attacco. Di prima mattina, quando l’opposizione ha avuto la certezza che Solinas e Todde avrebbero marcato visita, sono cominciate le scintille, nonostante qualche improvvisato e timido tentativo di tenere gli animi calmi. Niente da fare, in aula, è scoppiata la bagarre, con ancora nell’aria l’eco delle parole del presidente del Consiglio per la Giornata della Memoria. I primi a tuonare sono stati i Progressisti, con Francesco Agus: «È stato Pais a decidere che il dibattito sulla Ct1 si svolgesse di venerdì. Quindi, doveva essere lui ad accertarsi della presenza di Solinas e Todde. Invece, sono stati proprio loro i primi voltare le spalle al presidente del Consiglio». A ruota, l’intervento di Massimo Zedda: «Non è accettabile che il dibattito salti davanti alla portata degli interessi in gioco: stagione turistica, diritto alla mobilità, trasporto merci e isolamento della Sardegna». È stata poi la volta del capogruppo di LeU Daniele Cocco, «siamo indignati da questa precipitosa fuga della Giunta, che non vuole confrontarsi con i consiglieri, mentre nel frattempo, in gran segreto, salta da una proposta all’altra sulla Ct1». Anche Desirè Manca dei 5 stelle ha attaccato a testa bassa: «È incredibile, quasi vergognoso, assistere alla tattica dilatoria di chi governa. Noi da mesi chiediamo, senza risposta, la presenza di Solinas, che invece vola ancora via dalle responsabilità che ha e lo fa insieme al suo assessore». Gianfranco Ganau ha dato l’ultima spallata: «È da aprile che insistiamo sulla continuità aerea, ma finora il Consiglio è stato escluso da tutto. Della marcia indietro della Giunta sulla tariffa unica, ad esempio, l’abbiamo saputo dai giornali. Basta, siamo di fronte a un’esagerata maleducazione istituzionale e politica». La maggioranza ha tenuto testa innanzitutto col capogruppo del Psd’Az Franco Mula: «Con la vostra demagogia, andremo solo a schiantarci. Fissiamo un’altra data e andiamo avanti visto che dobbiamo affrontare la vertenza dei lavoratori Auchan-Conad, che stanno per essere licenziati». Michele Cossa dei Riformatori ha aggiunto: «Le risse sono inutili. Impegniamoci semmai, noi della maggioranza e voi dell’opposizione, a proporre soluzioni». Pierluigi Saiu della Lega ha chiuso: «L’isolamento della Sardegna che stiamo combattendo è provocato anche dall’inerzia di chi oggi sbraita contro la Giunta. Ci vuole faccia tosta». Un secondo dopo le opposizioni hanno occupato l’aula. Comunque, il dibattito sulla Ct1 ci sarà: martedì 4 febbraio, presenti Solinas e Todde. Lunedì 3 sarà discusso invece un altro tema caldo: il caos nel trasporto delle merci via mare.

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