Caso Grillo, in procura perizie sui cellulari
TEMPIO. Non ci saranno ulteriori proroghe della scadenza indicata dai magistrati al perito incaricato di effettuare le verifiche sui telefoni cellulari dei quattro ragazzi indagati per il presunto...
28 gennaio 2020
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TEMPIO. Non ci saranno ulteriori proroghe della scadenza indicata dai magistrati al perito incaricato di effettuare le verifiche sui telefoni cellulari dei quattro ragazzi indagati per il presunto stupro di una studentessa di 19 anni, che sarebbe avvenuto l’estate scorsa in una casa di Beppe Grillo, a Porto Cervo. Nella vicenda è coinvolto anche uno dei figli di Grillo, Ciro. La perizia deve essere depositata al massimo entro oggi. Le analisi tecniche sul contenuto dei telefonini dei quattro indagati - Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria - potrebbero essere determinanti per permettere agli inquirenti di capire cosa sia successo nella villa in Costa Smeralda la notte del 16 luglio scorso. Secondo le accuse la ragazza sarebbe stata violentata a turno dai quattro. Gli indagati - difesi dagli avvocati Barbara Raimondo, Gennaro Velle, Paolo Costa, Enrico Grillo, Ernesto Monteverde, Mariano Mameli - si sono sempre dichiarati innocenti, sostenendo che i rapporti sessuali avuti con la ragazza fossero consenzienti. Ecco perché l’analisi dei messaggi, di eventuali foto e video, che i giovani si erano scambiati la sera in cui avvenne la presunta violenza, potrebbe essere utile per descrivere il clima in cui la vicenda si era sviluppata. Anche il collegio difensivo ha nominato un consulente di parte, l’esperto informatico Mattia Epifani. I difensori chiederanno inoltre che siano acquisiti agli atti foto e video pubblicati dalla ragazza su Instagram il giorno successivo al presunto stupro.