La Nuova Sardegna

Orlandi agli ex Auchan: «Tutti riavrete il lavoro»

di Silvia Sanna
Orlandi agli ex Auchan: «Tutti riavrete il lavoro»

Il responsabile di Conad Nord Ovest: «Entro 18-24 mesi sarete ricollocati» La strategia: «Per ridurre al massimo gli esuberi apriremo nuovi punti vendita»

18 febbraio 2020
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SASSARI. Si rivolge ai lavoratori da settimane in purgatorio: «Abbiate pazienza e fiducia in noi, cercheremo di ricollocare chi vorrà continuare a lavorare per il nostro gruppo». Michele Orlandi, direttore della rete Conad Nord Ovest, non fa finta che non ci siano esuberi, ma dice che in Sardegna non supereranno il 20% dell’organico (725 unità) «grazie ai pensionamenti, alle uscite volontarie, agli esodi incentivati e ai contratti part time». E chi ora andrà in cassa integrazione per un anno – la misura prevista a livello nazionale da Margherita distribuzione – deve avere un approccio positivo «perché entro massimo 18-24 mesi potrà rientrare al lavoro». Orlandi è il primo, in queste settimane di brutte notizie che arrivano dagli incontri romani, a dare un messaggio positivo ai lavoratori. «Mi sento di farlo perché sono ottimista – spiega – e perché qui in Sardegna faremo un ragionamento territoriale, così come ci hanno chiesto i sindacati e la Regione. Siamo assolutamente in sintonia con loro». Ma la trattativa – con un cronoprogramma di aperture e chiusure – potrà partire solo dopo il pronunciamento dell’Antitrust, atteso tra una decina di giorni. L’Authority dovrà decidere sulle sovrapposizioni di insegne: tutti i 4 iper in Sardegna sono in bilico, soprattutto quello di Olbia. Ma anche su questo Orlandi ostenta ottimismo: «A Olbia c’è tanta concorrenza, c’è anche una articolata rete di discount. Un contesto particolare in cui noi potremo trovare un compromesso attraverso la riduzione delle superfici di vendita». Nessun iper manterrà le attuali dimensioni: tutti saranno ridotti nel rispetto della filosofia Conad che da tempo ha rinunciato agli enormi negozi concentrandosi soprattutto sugli alimentari (i freschi in particolare) e limitando al massimo l’extra alimentare. È chiaro che la riduzione degli spazi comporterà anche la dieta degli organici, ma Orlandi ha le idee chiare su questo punto. «Qualche anno fa a Sassari abbiamo rilevato i supermercati della famiglia Multineddu. All’inizio c’erano 200 esuberi: al netto delle poche uscite volontarie abbiamo ricollocato tutti in tempi rapidi nei nuovi punti vendita che abbiamo aperto, come quello di via Budapest. Ecco, la nostra idea è aprire nuovi negozi, di piccola superficie prevalentemente, nell’hinterland di Sassari, Olbia e Cagliari. In alcuni Comuni più grossi dove non siamo presenti, possiamo pensare a superfici superiori. E in queste nuove attività contiamo di ricollocare il personale in esubero in questa prima fase. Per questo dico a tutti di pazientare e di avere fiducia in noi». E se l’Antitrust dovesse dire no alla gestione di uno o più iper nell’isola? «Speriamo che non accada, perché Conad tiene moltissimo alla Sardegna. Se fossimo costretti a cedere, preferirei coinvolgere operatori locali e non catene della grande distribuzione. Sarebbe un modo per aiutare la Sardegna – dice Michele Orlandi – con un cambio di passo importante rispetto al passato. Sa che Auchan proponeva appena il 5% di prodotti sardi? Con Conad si arriva al 33%: è anche questa una dimostrazione del legame profondo con l’isola e con i sardi»



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