La Nuova Sardegna

SASSARI. La conservatoria delle coste ha finalmente un nuovo direttore esecutivo, che mancava dal 2014. L’agenzia regionale sarà diretta da Giovanni Piero Sanna – come indica il decreto firmato dal presidente della Regione Christian Solinas – che resterà in carica per cinque anni, con la possibilità di un solo rinnovo dell’incarico. L’attribuzione delle funzioni di direttore esecutivo dovrà invece essere confermata, o eventualmente revocata, entro i tre mesi successivi all'elezione del presidente della Regione. Il commissario che gestiva la Conservatoria, dunque, verrà sostituito da Giovanni Piero Sanna, nato a Sorgono nel 1961 e laureato in Giurisprudenza all’università di Cagliari. Sanna arriva alla direzione della Conservatoria delle coste dopo una lunga esperienza al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali a Roma dove è stato, tra le altre cose, Direttore generale della Direzione generale dello sviluppo agroalimentare e della qualità, capo ufficio dei Rapporti internazionali, Capo del cerimoniale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e direttore dell’Ufficio dirigenziale di dipartimento. Prima di attraversare il Tirreno aveva ricoperto diversi incarichi anche in Sardegna. Ad esempio, tra il 1990 e il 1994 era stato assessore del Turismo, dello Sport, dello Spettacolo e delle Attività Culturali nel comune di Cagliari. Adesso dovrà dirigere l’agenzia creata per salvaguardare, tutelare e valorizzare gli ecosistemi costieri e la gestione integrata delle aree costiere di particolare rilevanza paesaggistica ed ambientale. Un compito complicato che prevede il coordinamento delle iniziative regionali sulla gestione integrata delle zone costiere, anche in rapporto con le altre regioni italiane e con le autorità locali dei paesi rivieraschi del Mediterraneo. Non solo, è compito della Conservatoria anche la promozione e la diffusione delle tematiche sulla tutela ambientale e paesaggistica e quelle relative allo sviluppo sostenibile delle aree costiere, l’elaborazione degli indirizzi e criteri generali degli interventi nella protezione e nell’osservazione delle zone costiere ma anche la promozione e la diffusione delle tematiche sulla tutela ambientale e paesaggistica e sullo sviluppo sostenibile delle aree costiere. Tra le gestioni più complicate ci sarà quella “delle competenze demandate alla Regione per i beni del patrimonio culturale immobiliare ricadenti nelle aree di conservazione costiera ad essa affidate”.