La Nuova Sardegna

Lo stalker della Orro patteggia 1 anno e 8 mesi

Lo stalker della Orro patteggia 1 anno e 8 mesi

La nazionale di volley di Narbolia fece arrestare l’uomo che la seguiva ovunque e la minacciava

01 marzo 2020
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NARBOLIA. Alessia ha vinto un’altra partita, l’unica che la campionessa di volley avrebbe volentieri fatto a meno di giocare. L’uomo che la terrorizzava, uno stalker 52enne che la seguiva ovunque ed era arrivato a minacciarla, è comparso davanti a un giudice e ha patteggiato un anno e 8 mesi che sconterà ai domiciliari. A farlo arrestare era stata proprio Alessia Orro, l’atleta di Narbolia che gioca nella Unet E-Work Busto Arsizio, in A1, e nella nazionale: lei ebbe il coraggio di denunciare Angelo Persico, un funzionario di banca di Novara, che si era invaghito di lei in un modo patologico. Aveva inizialmente tenuto per sé i timori suscitati da questo invadente personaggio che sembrava non avere altro scopo nella vita che vederla, riuscire a parlarle. Prima quelle frasi esagerate sui profili social della ragazza tipo “Ti amo”,”Sei bellissima”, “Sono pazzo di te”, poi le richieste di appuntamento. Non riuscendo nell’intento, Persico era arrivato sino alle minacce quando lei aveva naturalmente respinto la richiesta di avere il suo numero di telefono. L’uomo aveva provato a ottenere i contatti con la giocatrice persino rivolgendosi a casa Orro, nell’isola, ma senza risultati.

Poi l’escalation: a luglio il novarese si era presentato ad Alassio, in Liguria, dove la Orro era in ritiro con la nazionale, prendendo una camera nello stesso albergo per cercare di avere un incontro. Lei se l’era ritrovato di fronte persino ad Ankara, in Turchia, dove era in trasferta per le Final Six della Volleyball Nations League; quindi ad agosto a Catania, dove si giocava il torneo di qualificazione olimpica. Persico aveva acquistato un abbonamento super vip in modo da accedere alle aree riservate e al primo allenamento della stagione si era presentato con un mazzo di rose. Lei fu presa dal panico e fuggì negli spogliatoi: allora finalmente raccontò cosa le stava accadendo. Alle compagne e poi alla polizia. E quando a settembre scoprì che lo stalker l’aveva seguita anche a Olbia, dove le bustocche giocarono un’amichevole con l’Hermaea, scattò l’arresto dell’uomo, recidivo a causa di un’altra storia simile avvenuta nel 2017. Ora il patteggiamento che pone fine all’incubo. (a.palmas)

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