Fuga dalle zone rosse del coronavirus, in azione 1.300 forestali
Dovranno vigilare sul rispetto della quarantena da parte di chi è arrivato negli ultimi 15 giorni dal Nord
SASSARI. Ormai è proprio caccia a chi sgarra le direttive del governo, in particolare a chi nei giorni scorsi, in barba ai divieti e soprattutto al buonsenso, ha preso un aereo o una nave per trasferirsi dalle zone rosse verso le case al mare in Sardegna. Da giorni le località turistiche, da Alghero a Villasimius, da Porto Rotondo a Carloforte, sono state protagoniste di un insolito ripopolamento invernale.
Ed è per questo che la Regione ha deciso di intensificare i controlli, affidando agli agenti del corpo forestale e agli uomini di Forestas la vigilanza sul rispetto della quarantena da parte delle circa 13.500 che si sono autodenunciate nelle ultime ore. I controlli, annuncia la Regione, saranno concentrati su campagne e località costiere, dove nelle ultime settimane si sono riversate migliaia di persone provenienti dalla penisola per trasferirsi nelle case estive
. Il presidente Christian Solinas ha disposto che i 1300 forestali regionali, a tutti gli effetti agenti di pubblica sicurezza, siano dispiegati in ogni località dell’isola per vigilare sul rispetto della quarantena che è stata imposta a tutti coloro che, dai 14 giorni precedenti l’emanazione della delibera, siano arrivati in Sardegna da qualsiasi località. L’infrazione delle norme contenute nell’ordinanza emanata ieri da Solinas comporta le sanzioni previste dall’articolo 650 del Codice penale.
«Tutte le nostre forze sono in campo – dice il governatore – per tutelare la salute pubblica. Ma resta fondamentale, in questa emergenza, la collaborazione di tutti e in primo luogo in rispetto rigoroso di tutte le disposizioni emanate. Decisivo sarà l'impegno della popolazione nel rispetto rigoroso delle regole. Insieme possiamo vincere questa battaglia. La Sardegna ce la farà». Sempre ieri Solinas ha esortato gli uffici della Regione a procedere all'impegno e alla liquidazione delle spettanze destinate alle Compagnie Barracellari dell’isola, impegnate in molti comuni a contrastare l'emergenza Covid 2019. Alle compagnie arriveranno circa 2 milioni di euro.
Sul flusso anomalo di turisti in pieno inverno si registra anche una polemica politica. Nei giorni scorsi i consiglieri di Leu, Eugenio Lai e Daniele Cocco, avevano chiesto a Solinas di prendere esempio dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e di emanare un’ordinanza per rimandare indietro in non residenti in Sardegna arrivati negli ultimi giorni. La stessa posizione presa dagli indipendentisti di Caminera noa. Un atteggiamento stigmatizzato da Liberu, che ha bollato la richiesta come «operazioni di caccia alle streghe di tipo etnico, approfittando della paura e dell’insicurezza dei cittadini e cercando di cavalcare un populismo razzista già fin troppo rappresentato in altri ambienti». (al.pi.)
Ampi servizi sul giornale in edicola e nella versione digitale