La Nuova Sardegna

SASSARI. Il segno + è una costante, il bollettino quotidiano dell’Unità di crisi regionale è la fotografia di una battaglia lunga e molto difficile. Ma per la prima volta dopo tanti giorni i numeri fanno un po’ meno paura. Sono tre le nuove vittime accertate di coronavirus – erano state 4 martedì – e il bilancio drammatico sale a 18. In realtà c’è anche una diciannovesima vittima: è un 53enne di Monti, a darne notizia con un comunicato ufficiale è il sindaco, ma il nome non compare ancora nell’elenco ufficiale della Regione. Dove ci sono invece un 76enne di Guspini, un sassarese di 89 anni e un uomo di 80 anni di Trinità d’Agultu deceduto in Infettivi a Sassari. Il pensionato guspinese era ricoverato da venerdì al Santissima Trinità di Cagliari, dove ieri ha perso la sua battaglia: a darne notizia per primo è stato il sindaco Giuseppe De Fanti che ha anche assicurato che tutti i familiari del 76enne sono in isolamento. Ai sardi morti nella loro terra bisogna aggiungere gli emigrati: sono otto quelli che hanno perso la vita nella penisola, l’ultimo un 51enne di Gesturi che viveva con la famiglia in provincia di Bergamo. Agente di commercio, aveva la stessa età del commerciante ambulante di Ossi scomparso due giorni fa: l’uomo, fanno sapere i familiari, non era stato contagiato in Lombardia perché per lavoro non si recava mai nel Nord Italia: l’infezione da Covid 19 è avvenuta in Sardegna. Sono ventuno invece i nuovi positivi.

Il bollettino. In totale sono 442 i casi di positività al virus Covid-19 accertati dall'inizio dell'emergenza. In 24 ore si sono aggiunti 21 nuovi casi, la maggior parte in Gallura, mentre 20 tamponi sono ancora in corso d’accertamento. In totale nell’isola sono stati eseguiti 3.019 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 101, di cui 19 in terapia intensiva, mentre 311 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 7 pazienti guariti, più altri 5 guariti clinicamente.

Nel territorio. Dei 442 casi positivi complessivamente accertati, 74 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+10 rispetto all'ultimo aggiornamento), 17 (+2) nel Sud Sardegna, 7 a Oristano, 26 a Nuoro, 318 (+9) a Sassari. È dunque il Nord Sardegna a pagare ancora il prezzo più alto, con una crescita costante dei casi. Una situazione derivante soprattutto dall’alto numero di contagi in ambito ospedaliero, sia a Sassari sia a Olbia. In particolare nel capoluogo la situazione più critica è stata quella di Cardiologia, reparto dove è avvenuto il primo decesso al quale ne sono seguiti altri otto. I numeri giustificano il pressing costante portato avanti dai rappresentanti delle istituzioni per effettuare tamponi a tappeto sul personale ospedaliero e non solo. Ieri l’attività ha preso il via nel Nord Sardegna nella casa di riposo Casa Serena (dove un’anziana ospite è deceduta): in azione i medici militari mandati dall’esercito per affiancare i colleghi degli ospedali.