La Nuova Sardegna

Da Ossi e Torralba si leva un grido d’aiuto

di Daniela Deriu
Da Ossi e Torralba si leva un grido d’aiuto

I sindaci: ci sono nuovi contagi, dispositivi e tamponi non sono sufficienti. E mancano anche i medici

03 aprile 2020
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OSSI. Servono tamponi, protezioni, medici dagli ospedali. Altrimenti sarà una tragedia. Si alza forte il grido di aiuto dei primi cittadini, che nel loro paese hanno case di riposo comunali. E che assistono terrorizzati all’arrivo dei contagio in mezzo ai loro anziani, in strutture spesso non medicalizzate. Dove un’epidemia lascerebbe scampo a pochi.

«Lunedì ho allertato il medico di base perché c’erano cinque ospiti con sintomi riconducibili al Covid-19 – racconta il sindaco di Ossi, Giovanni Serra –. Il medico ha poi riscontrato sette anziani con febbre e tosse e ha attivato le procedure. Sono stati effettuati nove tamponi su sette ospiti e due dipendenti. Due sono stati ricoverati, una di loro purtroppo è morta oggi (ieri ndr), un dramma. Adesso siamo in attesa di conoscere i risultati degli altri test, ma io ho inviato una lettera alla Protezione civile, all’Unità di crisi regionale al prefetto e all’Ats per chiedere con urgenza che siano fati i tamponi su tutti gli ospiti della struttura e sui 30 dipendenti. Ho chiesto anche che siano forniti i dispositivi di protezione individuale, che sia assegnato un medico ospedaliero alla casa di riposo per le prescrizioni antivirali e che si proceda alla suddivisione dei locali in modo da poter separare le persone covid positive da quelle negative. Per gli ospiti negativi mi auguro che questi possano essere dimessi dalla casa di riposo e ospitate dalle loro famiglie, al fine di proteggere il loro stato di salute».

Stessa storia a Torralba. Dopo la scoperta del primo caso positivo nella Casa Bonaria sono stati effettuati i tamponi al personale, ma solo ad alcuni anziani. In queste ore si attendono con trepidazione i risultati. La situazione è sotto controllo, ma si dovrebbe fare di più secondo il primo cittadino, Vincenzo Dore, «Sarebbe preferibile effettuare i tamponi anche ai familiari del personale e ci auguriamo che presto sia possibile per tutti». Martedì scorso un’anziana aveva accusato malessere e dissenteria destando i sospetti del personale. Solo dopo un primo ricovero nell’ospedale di Ozieri, dove è stato effettuato il tampone, la donna è risultata positiva e trasportata all’ospedale civile di Sassari, dove, attualmente, si trova ricoverata nel reparto di pneumologia. Da quel momento Dore ha attivato il Centro operativo comunale per la direzione dei servizi di soccorso e di assistenza. Le condizioni della donna sarebbero stabili.



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