La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Medici e infermieri sono in prima linea sin dall’inizio dell’emergenza, rischiando spesso la vita in nome di un’abnegazione che definire eroica è persino poco. Meritano di sicuro anche un riconoscimento economico. «È giusto che ce l’abbiamo ci stiamo pensando – ha annunciato il governatore Solinas – Anzi, lo ritengo un atto dovuto verso chi, con grande generosità, ha dato il massimo in questo periodo di grande emergenza sanitaria». A questo punto è molto probabile che, prima della fine dell’emergenza, a medici e infermieri, compresi quelli che operano nelle case di riposo, sia riconosciuta una strameritata indennità straordinaria. Un primo protocollo d’intesa in tal senso è stato firmato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil con l’assessore alla sanità Mario Nieddu. Sarà proprio quest’intesa lo schema da cui partire per definire poi nel dettaglio il premio conquistato sul campo da medici e infermieri. «Tutti gli operatori sanitari – si legge in un passaggio dell’accordo – hanno bisogno di un riconoscimento non solo per quello che hanno fatto finora, ma soprattutto per quanto faranno ancora fino a quando non sarà cessata l’emergenza». Esisterebbe già una bozza della futura gratifica e partirebbe dai 20,6 milioni stanziati in totale e a suo tempo dalla Regione come incentivo da destinare al personale per aumentare la produzione quando l’allarme Covid non esisteva ancora. Anche se parlare di soldi non è il massimo, in questo momento difficile, quell’incentivo prevedeva dai 50 ai 30 euro in più al giorno a seconda dei casi. Però è un premio che potrebbe essere anche aumentato per ringraziare gli eroi in camice bianco.