Muore soffocata dal cibo mentre pranza col marito
di Luciano Onnis
La vittima è una 61enne, la tragedia si è consumata nel giro di pochi minuti L’uomo ha cercato di aiutarla, ma all’arrivo del 118 non c’era più nulla da fare
21 aprile 2020
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VILLACIDRO. Muore soffocata da un boccone di cibo durante il pranzo. La vittima della tragedia è Maria Teresa Lampis, 61enne di Villacidro: inutili tutti i tentativi rianimazione praticati dal personale di un'ambulanza medicalizzata giunta dal pronto soccorso dell'ospedale di San Gavino su richiesta dei volontari del soccorso della sezione 118 di Villacidro. Sono stati loro i primi a intervenire appena ricevuta la richiesta di aiuto del marito della donna, Franco Lussu, con cui la poveretta stava pranzando nella casa di via San Gavino. Nel referto medico del decesso si parla di arresto cardiaco conseguente a soffocamento da cibo.
Il drammatico evento è accaduto poco prima delle 13 di ieri. La coppia si era appena messa a tavola per il pranzo quando un boccone di cibo – pane o carne – forse mandato giù involontariamente, è andato di traverso alla donna che ha subito accusato un principio di soffocamento a causa dell'ostruzione delle vie respiratorie. La donna ha cominciato subito a dimenarsi cercando di espellere con incontrollati colpi di tosse il cibo finito in fondo alla gola, con il marito che le batteva forte sulle spalle per indurre l'espulsione del boccone che le impediva di respirare. La poveretta è diventa in breve cianotica e tra le convulsioni ha perso conoscenza.
Al marito, in preda alla disperazione, non è rimasto che chiedere l'intervento del 118, intervenuto in pochi istanti con i volontari di Villacidro. Sul posto anche i carabinieri della stazione e della Compagnia, con le condizioni della signora apparse subito gravissime. Dall'ospedale di San Gavino è sopraggiunta anche l'ambulanza medicalizzata e il medico di bordo, assistito da un infermiere professionale, ha attivato senza perdita di tempo le pratiche di disostruzione delle vie respiratorie della paziente, apparentemente ormai senza vita.
Anche le azioni meccaniche di rianimazione non sono andate a buon fine e dopo quaranta minuti di tentativi ripetuti disperatamente, il medico si è dovuto arrendere davanti all'evidenza: per la 61enne non c’era nulla da fare. Il decesso era già avvenuto per soffocamento, come certificato dallo stesso medico del 118. La salma della donna è stata messa a disposizione della famiglia senza necessità di autorizzazione legale.
Il drammatico evento è accaduto poco prima delle 13 di ieri. La coppia si era appena messa a tavola per il pranzo quando un boccone di cibo – pane o carne – forse mandato giù involontariamente, è andato di traverso alla donna che ha subito accusato un principio di soffocamento a causa dell'ostruzione delle vie respiratorie. La donna ha cominciato subito a dimenarsi cercando di espellere con incontrollati colpi di tosse il cibo finito in fondo alla gola, con il marito che le batteva forte sulle spalle per indurre l'espulsione del boccone che le impediva di respirare. La poveretta è diventa in breve cianotica e tra le convulsioni ha perso conoscenza.
Al marito, in preda alla disperazione, non è rimasto che chiedere l'intervento del 118, intervenuto in pochi istanti con i volontari di Villacidro. Sul posto anche i carabinieri della stazione e della Compagnia, con le condizioni della signora apparse subito gravissime. Dall'ospedale di San Gavino è sopraggiunta anche l'ambulanza medicalizzata e il medico di bordo, assistito da un infermiere professionale, ha attivato senza perdita di tempo le pratiche di disostruzione delle vie respiratorie della paziente, apparentemente ormai senza vita.
Anche le azioni meccaniche di rianimazione non sono andate a buon fine e dopo quaranta minuti di tentativi ripetuti disperatamente, il medico si è dovuto arrendere davanti all'evidenza: per la 61enne non c’era nulla da fare. Il decesso era già avvenuto per soffocamento, come certificato dallo stesso medico del 118. La salma della donna è stata messa a disposizione della famiglia senza necessità di autorizzazione legale.