La Nuova Sardegna

[EMPTYTAG]Il ricordo del Comandante Diavolo: «Il virus peggio della guerra»

Ha combattuto i nazifascisti e prima ancora era stato reduce della «Spagnola». Ma per Germano Nicolini, al secolo il «Comandante Diavolo», «il Coronavirus è forse peggio della guerra, perché il...

26 aprile 2020
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Ha combattuto i nazifascisti e prima ancora era stato reduce della «Spagnola». Ma per Germano Nicolini, al secolo il «Comandante Diavolo», «il Coronavirus è forse peggio della guerra, perché il nemico è subdolo, non si vede. Noi partigiani potevamo difenderci. E ci siamo difesi. Qui stiamo parlando un'epidemia che ricorda quella tra il 1918 e il 1920». Considerato tra i migliori combattenti della Resistenza reggiana e italiana, medaglia d'argento al valore militare, compirà 101 anni il prossimo 26 novembre. Ma è ancora lucidissimo e con una memoria che va oltre il tempo. Nemmeno lui, grande stratega di tattiche in battaglia, poteva immaginare di doversi ancora nascondere da un altro nemico spietato, nel giorno della Liberazione, restando chiuso nella sua abitazione di Correggio, in provincia di Reggio Emilia. «Lo celebrerò in casa come tutti - dice in un'intervista rilasciata all'ANSA - da tempo non sono più nelle condizioni di uscire ma ricevevo visite da parte di giovani e amici. Oggi non è così, ma la situazione richiede a tutti di essere responsabili. Vorrei anch'io avere a fianco i miei nipoti e mio figlio. Non è possibile. Dobbiamo resistere».

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