La Nuova Sardegna

Da Conte un primo sì alla riapertura anticipata in Sardegna

Il premier Giuseppe Conte
Il premier Giuseppe Conte

La trattativa fra la Regione e il Governo è in corso. La risposta definitiva dovrebbe arrivare sabato

29 aprile 2020
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CAGLIARI. L’ordinanza di maggio è quasi pronta: mancano solo i dettagli. Il governatore Christian Solinas la firmerà giovedì o sabato, con l’approvazione di Palazzo Chigi, perché da Roma non dovrebbero arrivare opposizioni a una ripartenza anticipata rispetto alla terraferma. Il basso numero di contagi, in Sardegna, avrebbe convinto Palazzo Chigi, oggi  29 aprile è previsto un confronto in teleconferenza col ministro Boccia, che i rischi sanitari dovrebbero essere ormai minimi. L’importante, ha ribadito però il Comitato scientifico nazionale, che non ci sia un immediato «liberi tutti». Non ci sarà.

Lo stesso governatore è stato molto preciso: «Non faremo nessun azzardo e non lasceremo certo spazio al pericolo di nuove ondate del virus». È questa una condizione essenziale, perché Roma ha fatto già sapere: «Al primo segnale di un recrudescenza dei focolai, revocheremo il via libera». Accettata la clausola, durante le celebrazioni per Sa Die, Solinas ha ribadito che «stiamo per liberare i sardi dalla lunga quarantena».

Il primo passo sarà far cadere i divieti sugli spostamenti e infatti dal 4 maggio in poi i sardi potranno viaggiare all’interno della provincia di residenza senza più l’obbligo dell’autocertificazione. Sette giorni più tardi, dopo questa prima fase di monitoraggio e se tutto andrà bene, il governatore sarebbe pronto ad autorizzare anche gli spostamenti su tutto il territorio regionale. Certo, rimarrà comunque l’obbligo d’indossare le mascherine e i guanti dovunque, perché «dobbiamo avere la consapevolezza che il virus non è sconfitto», ha ribadito Solinas in una delle ultime conferenze stampa.

Poi, dall’11 maggio, con tre settimane d’anticipo rispetto alla tabella del Governo, dovrebbero riaprire centri estetici, barbieri e parrucchieri. Mentre il 18 sarà la volta di bar e ristoranti, che invece da Conte sono stati blindati fino al primo giugno. Solinas comunque ha ribadito che «ogni passaggio verso la riapertura dipenderà dalla capacità delle varie filiere di garantire il massimo della sicurezza per dipendenti e clienti».

Il confronto fra la Regione e i portavoce dei commercianti andrà avanti fino a poche ore prima del via libera all’ordinanza. In uno dei passaggi del discorso per Sa Die, il governatore ha detto con ottimismo: «Ora, come dopo ogni guerra, pur con grande prudenza, dobbiamo avviare la ricostruzione e permettere a tutti noi di uscire dall’isolamento per riprendere a costruire il nostro futuro» . (ua)

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