I vescovi sardi: le messe solo quando saremo sicuri, forse il 24 o il 31 maggio
Una nota della Conferenza episcopale sarda a tutti i parroci: "Prima servono le linee guida apposite"
CAGLIARI. «La possibilità di poter celebrare con la presenza dell'assemblea liturgica corrisponde al forte desiderio dei fedeli e dei loro pastori, pertanto nei prossimi giorni, come previsto dal dispositivo regionale, potranno essere avviate, d'intesa con l'Autorità Sanitaria regionale e con la Conferenza Episcopale Sarda, le opportune iniziative per l'indicazione delle apposite linee guida in vista dello svolgimento in sicurezza delle celebrazioni. Solo a partire da quel momento, secondo le indicazioni che saranno fornite, sarà possibile celebrare con la presenza del popolo».
Lo scrive in una nota inviata ai parroci e ai responsabili delle chiese aperte al culto, il responsabile dell'Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Cagliari, mons. Giulio Madeddu, dopo che l'ordinanza firmata dal governatore Solinas consente da domani «lo svolgimento della Santa Messa ordinaria».
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Subito dopo l'annuncio del presidente della Regione erano stati i vescovi sardi a frenare sulla ripresa delle celebrazioni eucaristiche rimettendosi alle decisioni della Conferenza Episcopale Italiana. La Cei sta ancora concordando con il governo le modalità di svolgimento delle messe e delle altre funzioni che potrebbero riprendere a fine maggio. Ancora una data certa non c'è ma ci sono due indicazioni di massima: per la domenica dopo l'Ascensione, il 24 maggio, o per Pentecoste, il 31.