La Nuova Sardegna

M5S e Pd: "La Giunta smetta di lamentarsi"

Giuseppe Fasolino
Giuseppe Fasolino

La replica delle opposizioni in consiglio regionale dopo la denuncia dell'assessore Fasolino sui pochi soldi in arrivo da Roma

08 maggio 2020
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CAGLIARI. La levata di scudi dell’assessore al bilancio, Giuseppe Fasolino, contro il Governo, «vuole darci appena 150 milioni», ha scatenato un putiferio. Dal Pd al Movimento Cinque stelle, che sono all’opposizione alla Regione ma in maggioranza a Palazzo Chigi, la risposta è stata aspra: «La Giunta di centrodestra smetta di lamentarsi e faccia quello che deve fare, mentre continua a essere in forte ritardo». Dal fronte della maggioranza di centrodestra, con in testa il Psd’Az, è arrivato invece un pieno sostegno alla denuncia dell’assessore: «Con quella manciata di milioni, Roma sta condannando a morte la Sardegna». Poi è stata la volta dello stesso Fasolino: «Comprendiamo la necessità di difendere politicamente scelte incomprensibili che mal si conciliano con le necessità delle Regioni, ma da parte delle opposizioni sarebbe stata apprezzabile una presa di posizione più onesta e leale nei confronti dei bisogni dei sardi».

Il clima. Dettato dall’emergenza, l’armistizio di queste settimane fra maggioranza e opposizioni è saltato in un battibaleno. Oggi da qualunque parte si guardi lo scacchiere politico, Roma o Cagliari, è evidente che lo spirito unitario non esiste più. Accese le polveri, è ripreso il consueto botta e risposta fra chi governa sulla terraferma e chi invece lo fa in Sardegna.

Le repliche. Per l’M5s sono stati i parlamentari Emiliano Fenu e Nardo Marino, a scrivere: «La Sardegna non è stata e non sarà tagliata fuori da nessun intervento ordinario e straordinario del governo Conte». Per il Partito democratico, invece, sono stati consiglieri regionali a ribattere a Fasolino: «Governatori e assessori, una volta per tutte, imbocchino la strada della politica e abbondino questa insopportabile propaganda salviniana che rischia di far pagare ai sardi un prezzo ancora più alto di quello lasciato dall’emergenza coronavirus». Per poi argomentare le prese di posizione. Secondo il Movimento, «le misure del decreto Cura Italia, del decreto Liquidità, entrambi già approvati, e quelle del futuro decreto di Maggio riguardano anche la Sardegna, che è stata e sarà sempre ricompresa al pari delle altre regioni». Anche il Pd è passato al contrattacco: «È dall’inizio che proponiamo, purtroppo inutilmente, un confronto leale alla Giunta e alla sua maggioranza, offrendo la disponibilità ad approfondire, insieme, tante ipotesi di interventi, urgenti, attesi dai sardi, anche di tipo legislativo, per fronteggiare un dramma sociale ed economico di dimensioni bibliche. Ma la Giunta finora e purtroppo ha messo in campo solo molta confusione».

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