La Nuova Sardegna

Coronavirus in Sardegna, via libera alla Regione: dal 18 maggio si può aprire

Umberto Aime
Coronavirus in Sardegna, via libera alla Regione: dal 18 maggio si può aprire

La gestione delle riaperture ritornerà in tutto e per tutto sotto il controllo dei governatori. Non saranno più i decreti nazionali a dettare regole e orari, ma le ordinanze

12 maggio 2020
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CAGLIARI. Governo e Regioni il compromesso sulla fase 2 l’hanno trovato. A fatica, ma ci sono riusciti. Da lunedì prossimo la gestione delle riaperture ritornerà in tutto e per tutto sotto il controllo dei governatori. Non saranno più i decreti nazionali a dettare regole e orari, ma le ordinanze. «Il Governo ha riconosciuto l’autonomia delle Regioni», ha commentato a caldo il presidente Solinas. Anche se va sottolineato subito che la data stabilita, il 18 maggio, è quella decisa sin dall’inizio dal premier Conte. Palazzo Chigi ha tenuto in mano il pallino, dopo essere stato sempre contrario alle fughe in avanti e in particolare, per rimanere al caso Sardegna, alla riapertura anticipata, poi in parte fallita, ventiquattr’ore fa di parrucchieri, barbieri e negozi vari. Ogni Regione ha messo sul tavolo più di una proposta su spiagge, negozi al dettaglio e spostamenti. Poi è cominciata la trattativa vera e propria, con un lavoro di cesello portato avanti dal ministro per gli affari regionali Francesco Boccia. La mediazione ha funzionato: confermata la data del «riavvio in contemporanea in tutte le Regioni», lunedì prossimo, il potere decisionale è stato restituito ai governatori.

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