La Nuova Sardegna

C’è il nuovo decreto: via libera a navi e aerei

di Roberto Petretto
C’è il nuovo decreto: via libera a navi e aerei

La ministra De Micheli: collegamenti anche fuori dalla continuità territoriale Il governatore: scelta concordata. Non c’erano più motivi per opporsi 

05 giugno 2020
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SASSARI. I dubbi dei tanti turisti che negli ultimi due giorni hanno chiamato in redazione per sapere che fare delle proprie prenotazioni di viaggio verso la Sardegna da ieri sera sono fugati: «Dovrei partire domenica, ma non riesco a contattare la compagnia: mi sa dire cosa devo fare?». A dare la risposta a questa e a tante domande simili ci ha pensato la ministra Paola De Micheli che ieri sera ha firmato un nuovo decreto che, di fatto, liberalizza la circolazione dei passeggeri su navi e aerei da e per la Sardegna. Non si dovrà attendere il 12 giugno: da oggi i voli e le tratte marittime nazionali si possono svolgere senza vincoli.

Salta quindi l’obbligo rimasto in piedi per due giorni, ma di fatto non rispettato, almeno in campo navale: quello dei collegamenti limitati alle tratte svolte in regime di continuità territoriale.

Il vero intoppo stava venendo fuori per i collegamenti marittimi, dove non esiste un unico vettore come invece accade per gli aerei. Via mare, oltre alla Tirrenia, che effettua alcune tratte di continuità territoriale in un regime di proroga, viaggiano anche compagnia come Grimaldi lines, Grandi navi veloci e Sardinia ferries.

Il primo decreto del ministero prevedeva dunque che, dal 3 al 12 giugno, nei collegamenti da e per la Sardegna , dovessero operare solo i vettori che svolgono il servizio di continuità territoriale. Per le navi la Tirrenia sulle rotte Olbia-Civitavecchia, Porto Torres-Genova e Cagliari-Civitavecchia. Per gli aerei solo l’Alitalia nei collegamenti tra Cagliari, Alghero, Olbia e gli aeroporti di Roma e Milano.

All’atto pratico, però, le limitazioni imposte dal Governo, nei giorni di mercoledì e giovedì, non sono state applicate. Mercoledì sono arrivati nello scalo di Porto Torres i traghetti della Grimaldi Lines provenienti da Barcellona e Civitavecchia, ieri ha attraccato alla banchina Segni la Rhapsody della compagnia Grandi Navi Veloci, in arrivo da Genova. Stesso discorso per Olbia e Golfo Aranci.

Nessuno ha posto ostacoli alle compagnie, nei porti sardi e in quelli di partenza il decreto non è stato fatto rispettare. Poi, in serata, le nuove disposizioni: «A decorrere dal 5 giugno sono assicurati i servizi di collegamento marittimo da e per la Sardegna, nonché i servizi di trasporto aereo anche non in continuità, sulle tratte dalla Sardegna verso gli aeroporti nazionali e viceversa».

«Era tutto concordato con il ministero - ha commentato il presidente della Regione, Christian Solinas -. Non c’era più motivo di opporsi all’apertura del traffico passeggeri al di fuori della continuità territoriale».

Dalle compagnie di navigazione, che stavano operando sul filo del rasoio, il nuovo decreto del ministro è stato salutato con grande soddisfazione: «Il decreto che apre la Sardegna a tutti gli italiani - dice Eugenio Cossu, rappresentante di Grimaldi in Sardegna -. Ringrazio il Governo per la sensibilità. Penso che ora ci voglia uno sforzo comune tra Regione e Governo per recuperare il tempo perso. Mi auguro che la Sardegna, nel rispetto prima di tutto della salute dei cittadini sardi e dei turisti, possa nei prossimi mesi recuperare lo spazio che merita nel turismo nazionale ed internazionale. In queste ore stiamo lavorando ad un emendamento al decreto Rilancio per l’istituzione di un fondo straordinario che aiuti a limare il costo dei trasporti per chi viene a trascorrere le vacanze nella nostra isola».

«Avevamo chiesto al Governo di tornare sulle decisioni prese su richiesta della regione - dice dice il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Gianfranco Ganau - Alla fine ha prevalso il buon senso».

Anche Conftrasporto e Confcommercio, attraverso il vicepresidente Paolo Uggé, avevano chiesto un intervento del ministro, paventando una penalizzazione dei sardi. «Diversa è la questione della proroga a Tirrenia - ha dichiarato Uggè -.Non essendo stata effettuata alcuna gara, la proroga ha evitato ai sardi di restare isolati dal continente. Se non si è fatta la gara non è responsabilità di Onorato».

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