La Nuova Sardegna

Buche e incroci a raso sulla 131: vecchia e pericolosa è esclusa dal piano Italia Veloce

Buche e incroci a raso sulla 131: vecchia e pericolosa è esclusa dal piano Italia Veloce

La strada più importante della Sardegna che ha ampi tratti fatiscenti non è una delle opere del grande investimento nazionale sulle infrastrutture

16 giugno 2020
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SASSARI. È la strada più importante dell’isola anche se, quando la si percorre, il senso di rilevanza non si evince. E, a quanto sembra, non è entrata nell’elenco delle opere previste da Italia Veloce, il piano da 200 miliardi per la sistemazione delle infrastrutture. Difficile pensare che possano bastare gli ultimi interventi sui tratti che fino a poco tempo erano al limite della percorrenza, che sono stati asfaltati o perlomeno rattoppati. Il tratto di Campeda, ostico soprattutto durante l’inverno, da due anni ha un nuovo manto asfaltato. Anche gli ultimi chilometri prima di raggiungere Sassari sono stati coperti con un nuovo manto bitumato, come accaduto all’altezza del raccordo con la Sassari- Olbia. Il resto è ancora una strada di frontiera, soprattutto nel tratto tra Abbasanta e Sassari. Perché se il tratto più a sud della 131 potrebbe essere migliorato, quello più a nord necessita di interventi urgentissimi. Dopo Abbasanta, infatti, la carreggiata si restringe e in alcuni tratti l’asfalto ha suonato la ritirata da tempo lasciando spazio a pericolosissime buche. La situazione più critica è concentrata prima e dopo l’incrocio per Pozzomaggiore, in direzione Sassari. Poco rassicurante anche il cedimento sul lato destro della carreggiata spuntato all’altezza di Macomer, in direzione Cagliari. Resiste da anni, invece, il gradino al termine della discesa di Macomer, sempre in direzione Cagliari, che, soprattutto nella corsia di sorpasso, è un attentato agli ammortizzatori delle auto e una trappola per motociclisti. Per non parlare dei lavori in corso e degli incroci a raso, rimasti un’esclusiva del tratto più nord della 131. Nel 2018 l’Anas aveva firmato l’accordo per iniziare i lavori in tre lotti, a cui erano stati destinati 45 milioni di euro a lotto. Nella lista c’era anche il pericolosissimo incrocio a raso di Bonorva, in cui i lavori sarebbero dovuti partire subito e concludersi entro il 2020. Qualcosa deve essere andato storto perché, sebbene ci sia del movimento sui lati della carreggiata, l’incrocio a raso di Bonorva rimane uno dei punti meno sicuri della strada più importante e maltrattata dell’isola. (c.z.)

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