La Nuova Sardegna

Il dopo Covid, la Regione batte cassa: mezzo miliardo non basta

L'assessore regionale al bilancio Giuseppe Fasolino
L'assessore regionale al bilancio Giuseppe Fasolino

L'assessore al bilancio Fasolino: "Sollecitata la Cassa depositi e prestiti ad anticipare una somma importante su quanto ci è dovuto per gli accantonamenti"

18 giugno 2020
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CAGLIARI. Il ciclone coronavirus è stato devastante. Mezzo miliardo non basterà per far risollevare la testa alle imprese. «Abbiamo bisogno di altri soldi», ha detto l’assessore al bilancio, Giuseppe Fasolino, nel suo primo faccia a faccia col Consiglio sulla legge Salva Sardegna. Nella bozza c’è scritto: «Per autofinanziarsi la Regione potrà emettere anche titoli». È una delle possibilità, ma prima vuole battere altre strade. Sono due: una ha come punto d’arrivo la Cassa depositi e prestiti, l’altra il ministero dell’economia. È una doppia partita miliardaria. 

Per cominciare «abbiamo sollecitato alla Cassa depositi e prestiti un anticipo importante del contributo straordinario previsto dall’accordo con il Governo sugli accantonamenti», ha detto l’assessore. È circolata subito un’indiscrezione sull’ammontare della richiesta: 700 milioni sugli oltre due miliardi annunciati a novembre dal ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia, e dal governatore Christian Solinas. «È stata proprio questa emergenza economica ad averci convinto che quel finanziamento extra ci serve ora, non dilazionato in tredici anni», ha aggiunto Fasolino. (ua)

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