La Nuova Sardegna

La pagella post Covid Solinas conquista consensi

di Silvia Sanna
La pagella post Covid Solinas conquista consensi

Cresce dello 0,2% il gradimento verso il governatore, per i sindaci segno meno

07 luglio 2020
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SASSARI. Si sono ritrovati a gestire una emergenza inimmaginabile, hanno dovuto prendere decisioni per il bene collettivo pensando innanzitutto alla tutela della salute. Scelte spesso difficili, a volte impopolari, difficili da spiegare. Di sicuro il Covid rimarrà un ricordo incancellabile nella loro esperienza politica, un’onda d’urto che ha inevitabilmente condizionato l’indice di gradimento di governatori regionali e sindaci. Alcuni sono stati promossi, altri rimandati, altri ancora giudicati incapaci di affrontare in maniera efficace la pandemia. Christian Solinas, il governatore sardo, ha superato l’esame: la sua popolarità è cresciuta rispetto al giorno dell’elezione, il 24 febbraio dell’anno scorso. Un aumento minimo, da zero virgola, ma c’è il segno più: ad altri governatori è andata decisamente peggio. Solinas è ottavo nella classifica insieme al presidente della Liguria Giovanni Toti, autore, lui sì, di un exploit dal punto di vista dei consensi: l’effetto Covid ha fatto aumentare il suo gradimento del 13,6%. Un successo che vala la medaglia d’argento dopo l’inarrivabile Luca Zaia: il governatore veneto polverizza la concorrenza con +19,9% e il consenso arriva al 70%. E tra i sindaci? Il primo dei sardi è il nuorese Andrea Soddu, che nonostante il -8,4% di consensi, è nono nella classifica nazionale e il più amato tra i primi cittadini dell’isola, per i quali il segno meno è una costante. Soddu comunque cresce: scala ben 6 posizioni rispetto ai precedenti sondaggi in cui era quindicesimo.

Il sondaggio. L’indagine Governance Poll 2020 è stata realizzata per Il Sole 24 Ore del Lunedì da Noto Sondaggi. Analizza il livello di gradimento dei presidenti delle 18 Regioni a elezione diretta e dei sindaci di 105 città capoluogo di provincia. In esame è stato preso un campione di 1000 elettori in ogni Regione e Comune, le interviste sono state fatte tra il 5 e il 30 giugno. Nella top ten dei governatori, ben 8 sono del centrodestra. Uniche eccezioni Stefano Bonaccini dell’Emilia Romagna (quinto con +2,6%) ed Enrico Rossi della Toscana, che perde il 2% ed è decimo. Christian Solinas, segretario nazionale Psd’Az alleato della Lega alle Regionali, con lo 0,2% in più supera l’esame. Evidentemente le sue scelte durante la pandemia sono state giudicate nel complesso positive: i sardi hanno promosso di misura le decisioni assunte nel lockdown, tra cui la chiusura di porti e aeroporti per arginare la diffusione dei contagi. Nulla a che vedere con la pioggia di consensi di altri governatori ma decisamente meglio rispetto alla bocciatura di alcuni nomi illustri. Come il governatore della Puglia Michele Emiliano che perde il 7,1% e quello della Lombardia Attilio Fontana: il governatore leghista della Regione al centro della pandemia è stato punito con -4,4% dai cittadini.

I sindaci. La domanda era questa: “Se domani ci fossero le elezioni lei voterebbe contro a favore dell’attuale sindaco?” A pochi mesi dalle amministrative, l’esito non è incoraggiante per le fasce tricolore sarde. Tutti, chi più chi meno, perdono consensi. Il più amato resta il nuorese Andrea Soddu, che è anche l’unico in scadenza di mandato: il sindaco del capoluogo barbaricino passa dal 68,4% delle elezioni del 2015 al 60%, un risultato che per il presidente del Cal, Consiglio autonomie locali, vale il nono posto in condominio con i colleghi di Latina e Ascoli. E gli altri? Per trovare il secondo bisogna arrivare alla diciottesima posizione: è occupata dal sindaco di Oristano Andrea Lutzu che perde il 6,4%. Molto più giù, pur perdendo di meno, il sindaco di Sassari Nanni Campus, eletto nel 2019: è 61° con -3,3%. A fine classifica ecco Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari: anche lui fresco di elezione, è 95°, in un anno la sua popolarità è calata del 3,7%.



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