La Nuova Sardegna

Con il treno all’idrogeno la Sardegna laboratorio green

Giuseppe Centore
Con il treno all’idrogeno la Sardegna laboratorio green

Accordo per sviluppare il trasporto silenzioso e con una sola emissione: acqua. Ultima ad avere una rete del gas, l'isola sfrutterà tubi ultra moderni

11 luglio 2020
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CAGLIARI. Venticinque anni fa, quando la sua carriera di comico procedeva a gonfie vele, Beppe Grillo presentò in Sardegna una auto a idrogeno, e per capire i benefici del suo motore, si mise a fare le inalazioni dal tubo di scappamento. Adesso quella provocazione visionaria potrebbe diventare realtà e la Sardegna porsi all’avanguardia dell’economia all’idrogeno, solo se decidesse di esserlo. Anche questo punto incrocia la famosa, o famigerata, a seconda dei punti di vista, dorsale del metano, perché il soggetto intenzionato a realizzarla è anche colui che più di altri sta puntando sull’idrogeno in Europa: la Snam.

La Sardegna, ultima regione in Italia ad avere comunque una rete, interconnessa o meno, del gas, ha il vantaggio di poter ricevere i tubi di ultima generazione, validi per più prodotti: il metano adesso, l’idrogeno domani. Non è lo slogan di un piazzista ma il cuore della strategia che la stessa Unione Europea ha annunciato in questi giorni e per la quale la sola Germania investirà nei prossimi anni 9 miliardi di euro. I progetti sono futuribili per alcuni, anche se interessano un arco temporale ravvicinato: al 2050 le tecnologie dell’idrogeno rinnovabile, prodotto da acqua e sole, dovrebbero infatti raggiungere la maturità ed essere utilizzate in tutti i settori, non solo quelli più facili da decarbonizzare, come i trasporti, ma anche in ambiti produttivi oggi legati al fossile. L’idrogeno “sardo” avrebbe un ambito di applicazione immediato e ravvicinato: il trasporto pubblico. Snam e Alstom hanno firmato un accordo per sviluppare i treni a idrogeno, silenzioso e con una unica emissione: acqua. Questi treni in sperimentazione in Germania e Olanda tra due anni entreranno in esercizio nelle tratte tedesche non servite da corrente elettrica. La Sardegna ha una rete ferroviaria ideale per sperimentare i treni a idrogeno. Walter Alessandria, responsabile per l’Italia di Alstom ieri ha dichiarato che «la Sardegna, dove non esistono tratte elettrificate, e dove c’è abbondanza di energia eolica con cui produrre l’idrogeno verde necessario, è un laboratorio ideale per la sperimentazione.

Treni a idrogeno prodotto da acqua ed eolico. Il sogno, per adesso costoso, degli ambientalisti. In ogni caso di recente è stato costituito un consorzio che ha aderito a un bando europeo presentando un progetto per la creazione di una “isola a idrogeno” a partire dall’area di Cagliari. Il bando sardo è stato presentato da Snam Regione, Enea, Rfi, Sardinia LNG, Sardegna Ricerche e Università di Cagliari. Riguarda la mobilità pubblica, l’utilizzo di celle a idrogeno per produzione di energia elettrica, blending (miscelazione) di idrogeno nella rete del gas naturale. Insieme al bando uno studio, commissionato da Snam, sul mercato all’idrogeno sardo. Una scelta non legata direttamente alla dorsale ma al fatto che Sardegna e Puglia (Taranto, Ilva) sono le due aree dove sono previsti i finanziamenti europei per accompagnare la transizione energetica dal carbone ai combustibili “verdi”. Lo scenario che vede la sostituzione dei fossili con l’idrogeno è proprio quello citato dai Cinque Stelle per dimostrare, dal loro punto di vista l’impraticabilità di una rete per il metano, visto che questo combustibile, per uso industriale e civile, al massimo tra cinquanta anni sarà “bandito” dall’Unione. La rete “dual-use” potrebbe far superare l’empasse a questo punto più politico che tecnico, aiutando non solo il sistema dei trasporti ma anche il settore più debole oggi nell’isola: quello manifatturiero, per la produzione di componentistica legata proprio ai sistemi di trasporto su ferrovia. Una Regione si è candidata a favorire l’accordo Snam-Alstom per i treni, promettendo carta bianca ai privati: non siamo noi, è la Puglia.

@gcentore. ©RIPRODUZIONE RISERVATA



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