Coronavirus in Sardegna, l'infettivologo Vella: "Sui casi degli ultimi giorni niente allarmismi"
L'esperto conferma che il pericolo non è finito ma che nell'isola il sistema dei controlli funziona
SASSARI«Situazione allarmante? Guardi, sto per arrivare in Sardegna per le vacanze, insieme ai miei figli. Questo le fa capire quanto sono tranquillo per la situazione in Sardegna»: sei contagi in due giorni nell'isola (di cui almeno tre di "importazione") non sembrano preoccupare Stefano Vella, medico infettivologo e ricercatore, che nei giorni più duri e tragici dell'epidemia era stato chiamato dalla Regione a far parte del gruppo di esperti che avrebbe dovuto indirizzare le scelte strategiche contro il dilagare del virus. «Posso dire che in Sardegna quello che si doveva fare è stato fatto. Se sono stati identificati e isolati significa che il sistema sta funzionando bene. Fondamentale in questo il modulo che chi arriva nell'isola deve compilare, perché ci dice da dove queste persone arrivano e dove vanno. Anche la app Sardegna sicura è fatta molto bene e può essere utile, sarebbe importante che tutti la scaricassero».
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