La Nuova Sardegna

I porti sardi resistono all’emergenza: traffico passeggeri a -22% ad agosto

I porti sardi resistono all’emergenza: traffico passeggeri a -22% ad agosto

In netto calo se confrontato al 2019, ma molto molto meglio di ciò che si temeva dopo i numeri visti nei mesi precedenti, in particolare quelli del lockdown

03 settembre 2020
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SASSARI. Sono tempi in cui anche un -22% rispetto all’anno precedente può far tirare un sospirone di sollievo. Il dato riguarda il traffico passeggeri nel mese di agosto, in netto calo se confrontato al 2019, ma molto molto meglio di ciò che si temeva dopo i numeri visti nei mesi precedenti, in particolare quelli del lockdown, addirittura un terrificante -96% ad aprile. Significa che il sistema portuale della Sardegna ha retto in qualche modo l’urto dopo l’azzeramento dei traffici nel periodo acuto dell’emergenza sanitaria, con percentuali di traffico che segnano una netta inversione di tendenza rispetto al dato negativo mondiale sul trasporto passeggeri. Quelli del mese scorso sono numeri – dicono dall’autorità di sistema portuale del mare di Sardegna – la cui forbice, rispetto al boom del 2019, e contrariamente a quanto ipotizzato la scorsa primavera, restituiscono cifre meno drammatiche ed un forte segnale di ripresa e di adattamento del settore dello shipping da e per l’Isola.

Vengono segnati circa 320 mila passeggeri complessivi in meno, tra arrivi e partenze, negli scali di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres negli ultimi 31 giorni: da poco più di 1 milione e 424 mila dell’agosto 2019 ad 1 milione e 104 mila di quello 2020.

Il dato generale è andato rapidamente assestandosi, riportando, in appena 2 mesi e mezzo, le performance dei porti di sistema ad un meno 38 per cento di media. Parlando ad esempio degli arrivi, dopo due mesi iniziali col segno più (3% a gennaio, 16,6% a febbraio, l’arrivo del Covid ha fatto sprofondare l’isola sul -65% a marzo e addirittura -96% ad aprile; a maggio -89,9%, giugno -61,8%, a luglio -32% e ad agosto -22,1%.

«Non possiamo sicuramente gioire del risultato dei traffici marittimi dei primi otto mesi di questo orribile 2020 – spiega Massimo Deiana, presidente dell’Adsp del Mare di Sardegna – ma, allo stesso tempo, dobbiamo ritenerci soddisfatti della netta ripresa registrata nel periodo estivo. Agosto, rispetto ai timori generali del settore dello shipping, ha dato una risposta del tutto inattesa, contenendo un trend negativo senza precedenti e riportando le perdite a poco più del 22 per cento rispetto all’azzeramento totale della movimentazione al quale abbiamo assistito, impassibili, la scorsa primavera».

Secondo Deiana si tratta di numeri che evidenziano uno sforzo eccezionale per la ripresa, in particolare per i controlli sulla temperatura corporea effettuati dall’autorità su oltre un milione di passeggeri (pari al 100 per cento) in arrivo negli ultimi 3 mesi. E attribuisce agli scali del sistema portuale sardo il merito di essere «riusciti a dare una spallata decisa alla crisi soprattutto grazie al lavoro instancabile del cluster marittimo e portuale che, spesso facendo fronte a regole poco certe ed in continua evoluzione, ha saputo garantire la sicurezza dei collegamenti, senza interruzioni o particolari disagi all’utenza. I porti di sistema hanno risposto egregiamente a flussi comunque consistenti, garantendo, in arrivo, la rilevazione della temperatura ad oltre 1 milione di persone e, in partenza, i controlli di security, così come previsto dalla normativa». (a.palm.)



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