La Nuova Sardegna

Il testimone: «La mia vita in incognito»

Il testimone: «La mia vita in incognito»

Una vita in incognito, da trent’anni, ma senza mai pentirsi di avere avuto la forza di denunciare. È la vita di Piero Nava, 70 anni, il testimone che il 21 settembre del 1990 sulla strada Canicattì-Ag...

21 settembre 2020
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Una vita in incognito, da trent’anni, ma senza mai pentirsi di avere avuto la forza di denunciare. È la vita di Piero Nava, 70 anni, il testimone che il 21 settembre del 1990 sulla strada Canicattì-Agrigento assistette all’omicidio del giudice e che non esitò neppure un momento a testimoniare al processo agli esecutori del delitto. In una bella intervista in esclusiva a Felice Cavallaro, sul Corriere della Sera, Piero Nava ha raccontato la sua odissea di testimone sempre in incognito. L’uomo ha raccontato nel libro “Io sono nessuno” (Rizzoli, 336 pagine) la sua esperienza. Ai giovanidi oggi Piero Nava dice «devono combattere soprattutto l’indifferenza. Essere partecipi. Conoscere. Coinvolgere se stessi». E se non ha nessun ripensamento per il suo gesto, che nonc onsidera di coraggio ma di coscienza civile, il testimone ha una amarezza perché non ha ancora ricevuo nessuna risposta sulla reversibilità della pensione a sua moglie che condivise con lui la scelta di raccontare ciò che aveva visto, ma anche le conseguenze di trent’anni con un’altra identità, lontana dagli affetti-.

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