La Nuova Sardegna

Da Solinas appello per l’isola: a rischio la nostra autonomia

Da Solinas appello per l’isola: a rischio la nostra autonomia

Il governatore: «Ci aiuti a superare le diseguaglianze con il resto del Paese» Il rettore Carpinelli: «Da Mattarella un intervento di grande profondità»

25 settembre 2020
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SASSARI. Il motivo della visita di Mattarella a Sassari era la cerimonia in ricordo di Cossiga, ma il governatore Christian Solinas ha approfittato della sua presenza nell’isola per chiedergli un aiuto nella battaglia per colmare i gap dovuti all’insularità. «Come presidente dei sardi mi appello a lei affinché possa favorire con spirito di leale collaborazione tra istituzioni il progressivo superamento delle diseguaglianze tra Sardegna e resto del Paese – così si è rivolto Solinas a Mattarella –. È un obbligo della Repubblica operare per rendere attuabile un piano organico per la rinascita e lo sviluppo della Sardegna». Nel suo intervento il presidente della Regione, facendo riferimento ai recenti scontri con il governo sull’emergenza Covid, ha denunciato «un progressivo tentativo di compressione dell'autonomia e della specialità in favore di un neocentralismo, che per primi rifiutarono i costituenti, operando una scelta regionalista e all'interno di questa un necessario e doveroso distinguo per quelle realtà come la Sardegna, che avevano ragioni e peculiarità storiche, geografiche, culturali e linguistiche tali da giustificarne uno statuto speciale di rango costituzionale». Ovviamente Solinas ha anche ricordato la figura di Cossiga. «È stato fin dalle prime esperienze politiche un riferimento culturale, politico e istituzionale solido e rassicurante, un faro stimolante e tracciante nei marosi della vita pubblica. Custodirò sempre, gelosamente, le sue parole, le nostre chiacchierate, i suoi consigli».

Nanni Campus, sindaco di Sassari, ha portato il saluto della città a Mattarella. «Sono davvero orgoglioso di accogliere un altro presidente a distanza di 16 anni dalla visita di Ciampi – ha detto il sindaco –. La sua presenza per rendere omaggio a Cossiga è un orgoglio per la nostra città e per il nostro territorio. Viva Sassari, viva la Sardegna, viva l’Italia». Prima di Mattarella è toccato al rettore Massimo Carpinelli, che, in qualche modo, ha anticipato i contenuti del discorso del presidente su Cossiga. «Il presidente fu un vero sassarese, era legatissimo alla sua terra ed era un ardente fautore dell'autonomia universitaria – ha detto il rettore –. Sarebbe contento del modello che abbiamo dato al nostro ateneo, investendo su ricerca e istruzione. Francesco Cossiga, pur orgogliosamente e dichiaratamente sardo, si mosse sullo scacchiere della politica nazionale e internazionale da italiano e da cittadino del mondo, sdegnando steccati geografici o ideologici». Al termine della cerimonia Carpinelli ha voluto ringraziare il presidente della Repubblica, che lo scorso 24 febbraio per una indisposizione aveva dovuto disdire all’ultimo la sua presenza all’inaugurazione dell’anno accademico. «L’intervento del capo dello Stato mi ha colpito profondamente – ha detto il rettore –. Un intervento degno di numerose pubblicazioni. Ha fatto una ricostruzione politica della storia degli ultimi 50 anni con una profondità degna dell’accademia. Lo ringrazio per avere dato a tutti noi una lezione sull’Italia recente direttamente dalle parole di uno dei suoi protagonisti».

Ad ascoltare l’intervento di Mattarella anche il sottosegretario Giulio Calvisi. «Cossiga è stato un protagonista della vita politica e istituzionale del nostro Paese nell’arco di mezzo secolo. Un uomo e un politico di grande spessore intellettuale ed etico, che ha dedicato la sua vita al servizio delle Istituzioni e del Paese – ha detto Calvisi –. Un uomo sempre animato da un ideale radicato di fedeltà alla sua terra, alla Sardegna, all’Italia e all’Europa, che ha operato con straordinaria determinazione e tenacia affinché l’Italia potesse svolgere un ruolo di primo piano all’interno della Nato e delle organizzazioni internazionali. Come ha sottolineato il presidente Mattarella, la scelta atlantica e l'alleanza europea furono pilastri nelle convinzioni di Cossiga e del suo impegno politico». (al.pi.)

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