La Nuova Sardegna

Il frate buono di Sorso stroncato dal Covid

di Salvatore Santoni
Il frate buono di Sorso stroncato dal Covid

Ad appena 49 anni è morto in ospedale Jean Laurent Guglielmi È la seconda vittima sotto i 50 anni in due giorni. Ieri tre decessi

25 settembre 2020
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SORSO. Da nord a sud la Sardegna rivive il dramma delle morti per coronavirus. Sono giornate tragiche, che spaventano. Alcune delle vittime hanno un’età al di sotto dei 50 anni. Ieri il dramma ha colpito anche la comunità di Sorso, commossa nel ricordare tre anni di opere buone che valgono come una vita intera. Questo è stato per Sorso Jean Laurent Guglielmi, il padre guardiano del santuario sorsense di Noli me tollere che diffondeva pace e bene a parole e, soprattutto, con i fatti. Non a caso la Romangia lo piange già da ieri mattina, quando dall’ospedale Santissima Annunziata di Sassari è arrivata la notizia che il frate 49enne di origini francesi ha perso battaglia contro il Covid. Padre Jean Laurent era uno che capiva tutti al primo sguardo. Aveva preso il sacerdozio nel 2003 ed è ritornato a Sorso tre anni fa – c’era già stato in passato come frate semplice – per guidare il santuario che custodisce la fede della Romangia. E c’è voluto poco per innamorarsi della Madonna e degli stessi sorsensi. In poco tempo è diventato un punto di riferimento per la comunità, sempre pronto a dare una parola di conforto a chiunque ne avesse bisogno. Ed è stato anche molto attento ai rapporti con le altre istituzioni. Lo scorso mese di maggio aveva collaborato con il Comune sorsense per dare gambe al progetto informativo per diffondere il culto della Madonna e i riti mariani. Una video intervista che ora è diventata un vero e proprio lascito alla comunità. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Fabrizio Demelas, ha deciso che proclamerà una giornata di lutto cittadino in occasione dei funerali del frate, programmati per le 16 di oggi nella chiesa conventuale di S. Antonio, a Mores, cui Guglielmi era particolarmente legato.

«Nello stato d’animo in cui mi trovo – spiega il primo cittadino – è per me impossibile riuscire ad esprimere in questo momento a pieno il dolore e il vuoto che lascia nel mio e nel cuore di tutta la comunità la morte di padre Jean Laurent, religioso esemplare dal grande animo, profondo conoscitore della dottrina ma allo stesso tempo uomo ecclettico e di grande cultura col quale era piacevole intrattenersi in chiacchierate sui temi più disparati».

La scomparsa del frate ha scosso anche Patrizio Biosa, il presidente in carica del comitato di Noli me tollere. Lui conserverà per sempre un ricordo particolare. «La nostra comunità – dice il presidente – perde una persona di spessore, un uomo eccezionale che aveva una cultura sopraffina. Mi ha trasmesso tanto e ricorderò per sempre la sua profonda fede e l’esperienza che metteva al servizio di tutti. È stato presente e prodigo di consigli. Aveva preso a cuore in modo straordinario il santuario e ha capito fin da subito l’attaccamento dei sorsensi alla madonna».

La scomparsa del frate buono ha gettato nello sconforto anche l’altra comunità della Romangia. «Ricordiamo con affetto l’impegno e la sensibilità di padre Guglielmi verso la comunità della Romangia – afferma il sindaco di Sennori, Nicola Sassu – la sua dedizione religiosa e la sua attenzione ai problemi delle persone e del territorio. Ci uniamo al dolore di Sorso e dei suoi cittadini per una perdita difficile da colmare». Un altro gravissimo lutto dopo quello di mercoledì, quando un ragazzo di 33 anni di isili, Fabio Lecis, che da 20 giorni si trovava in casa in isolamento, è morto al pronto soccorso del Santissima Trinità di cagliari. In ospedale sono finiti anche gli anziani genitori che lui accudiva: la madre nel reparto di medicina, il padre in geriatria. Entrambi, sottoposti a tampone per la seconda volta, sono risultati positivi. E all’ospedale Santissima Trinità è morto ieri anche Franco Oppi, fratello 83enne di Giorgio, leader dell'Udc sardo ed ex assessore regionale della Sanità. Era ricoverato da una decina di giorni nel reparto di terapia intensiva. Aveva contratto il virus ai primi di settembre. Quando le sue condizioni di salute sono peggiorate si è reso necessario il ricovero ma il quadro clinico non ha avuto miglioramenti. Le vittime del Covid nell’isola sono ora 148.

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