La Nuova Sardegna

Covid, Biancareddu: "Somministrati oltre 6mila test al personale scolastico"

Covid, Biancareddu: "Somministrati oltre 6mila test al personale scolastico"

L'assessore alla pubblica istruzione: "Le autonomie scolastiche si sono dotate tutte dei rilevatori di temperatura coroporea". Intanto il consiglio regionale approva l'odg sull'apertura delle scuole

01 ottobre 2020
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CAGLIARI. «Le autonomie scolastiche si sono già dotate di rilevatori della temperatura corporea e dispositivi di protezione individuale». Lo ha precisato l'assessore dell'Istruzione Andrea Biancareddu intervenendo durante la discussione dell'ordine del giorno sulla riapertura delle scuole nei Comuni della Sardegna.

Sull'esigenza di garantire il monitoraggio costante delle condizioni di salute del personale, Biancareddu ha aggiunto che allo stato attuale «risultano somministrati 6192 test sierologici su 6164 unità di personale scolastico (alcuni test sono stati ripetuti più volte)». Di questi, «74 sono risultati positivi (1,2%)». Nelle scuole sarde sono stati distribuiti 12.401 litri di gel igienizzanti e quasi 4,2 milioni di mascherine chirurgiche.

A seguire c'è stato il via libera unanime del Consiglio regionale, riunito nella seduta statutaria, all'ordine del giorno sulla riapertura delle scuole in tempo di Covid. L'odg recepisce la mozione presentata e illustrata oggi 1 ottobre dalla consigliera dei Progressisti Laura Caddeo e impegna la Giunta a garantire a tutto il personale della scuola e alle famiglie il monitoraggio costante dello stato di salute. Come? Attraverso la somministrazione di test costanti, la fornitura di dispositivi di protezione individuale e rilevatori di temperatura corporea.

Gli altri punti: garanzia del diritto allo studio anche attraverso l'implementazione delle reti internet in tutto il territorio regionale, il monitoraggio dell'efficienza e adeguatezza dei trasporti, anche prevedendo un aumento delle corse per garantire un servizio in sicurezza per gli studenti pendolari.

Ancora: si chiede l'impegno a garantire assistenza per gli alunni con disabilità, a trasferire ai Comuni le risorse per il progetto «ore preziose» rivolto a genitori lavoratori con uno o più figli tra i 3 e i 36 mesi che usufruiscono di servizi socio educativi per la prima infanzia. Infine, a valutare il ripristino del medico scolastico e a valutare di mettere a disposizione strumenti diagnostici rapidi, in particolare test rapidi antigenici.

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