La Nuova Sardegna

Tecnico commerciale, la forza dei “piccoli” che fanno crescere Il dirigente Ruzzu: «Offerta formativa ricca e innovativa» 

Istituzione scolastica e presidio culturale contro lo spopolamento

di Giovanni Dessole
Istituzione scolastica e presidio culturale contro lo spopolamento

Istituzione scolastica e presidio contro lo spopolamento, simbolo della cultura che vince contro l’abbandono. È questo valore sociale il punto di forza di una scuola ancorata al territorio e alle sue...

15 ottobre 2020
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Istituzione scolastica e presidio contro lo spopolamento, simbolo della cultura che vince contro l’abbandono. È questo valore sociale il punto di forza di una scuola ancorata al territorio e alle sue specificità, che rappresenta un baluardo. L’istituto tecnico commerciale “Giuseppe Musinu” di Thiesi, da qualche anno, è sezione associata dell’istituto di istruzione superiore “Fermi” di Ozieri. Ma la scuola del dirigente scolastico Antonio Ruzzu non ha rinunciato alla sua identità e mantenuto intatte le sue peculiarità. «Facciamo i conti con le difficoltà, ma non restiamo inermi – dice il dirigente – promuoviamo iniziative e progetti di analisi e proposte in contrasto al fenomeno sopolamento, cerchiamo di reagire e di offrire opportunità funzionali ad una crescita e uno sviluppo comune».

Il tecnico commerciale dà ai ragazzi - attraverso apposito indirizzo - l’occasione di approfondire le tematiche legate ad amministrazione finanza e marketing. «Da quest’anno, a partire dalla classe terza, abbiamo avviato una ulteriore articolazione, informatica per il marketing, approccio innovativo che ci fa guardare al futuro per permettere ai nostri giovani di competere al meglio delle loro possibilità sul mercato».

All’indirizzo “Afm” si aggiunge quello turistico, elementi che contribuiscono a rafforzare un concetto diventato sempre più esigenza: stabilire una connessione forte con il territorio e le sue realtà imprenditoriali. «Thiesi vive una sorta di contraddizione: da una parte è sede di riconosciute eccellenze di livello globale, dall’altro si deve confrontare quotidianamente con le problematiche delle zone interne fra carenza di servizi, calo demografico e diminuzione della popolazione - spiega il dirigente scolastico -. Ecco, come scuola abbiamo sempre cercato di invertire questa tendenza. Lo abbiamo fatto mantenendo viva la tradizione e la storia dell’istituto “Musinu”, che quando era autonomo era un punto di riferimento, fonte di risorse e importante centro di formazione. Vuole continuare ad esserlo».

Attenzione alla disabilità, un auditorium, diversi laboratori e percorsi di alternanza scuola lavoro che nel solco della tradizione - da sempre il “Musinu” dona ai suoi ragazzi la possibilità di svolgere importanti stage in ambito industriale e turistico - puntano a valorizzare le risorse territoriali dell’impresa e della cultura. Il professor Ruzzu pone l’accento sulla borsa di studio che annualmente viene assegnata dalla Fondazione Pinna: «Iniziativa di assoluto rilievo. Consente al miglior diplomato dell’istituto di frequentare gratuitamente l’università, scegliendo facoltà ad indirizzo giuridico, economico e linguistico in prestigiosi atenei come la Cattolica e la Bocconi, unitamente ai primi due anni di dottorato. Serve avere ottimi voti in partenza, poi essere in regola e avere una media alta. Ottimi i risultati raggiunti da alcuni dei beneficiari».

L’istituto “Fermi”, e conseguentemente anche il “Musinu” di Thiesi, sono promotori dell’Its filiera agroalimentare della Sardegna: un biennio di specializzazione post diploma per la formazione professionale di figure richieste da aziende locali come l’industria casearia Fratelli Pinna, Tanda & Spada e altre ancora che ha consentito a studenti di Thiesi, Bonorva ed altre realtà scolastiche isolane e non di impostare e costruire al meglio il loro futuro professionale. Positivi riscontri anche per l’indirizzo serale amministrazione, finanza e marketing che ha permesso di riportare a scuola adulti e giovani che non avevano completato il percorso di studi o rispondere ad altri con particolari esigenze professionali e di titolo di studio. Lo studente è al centro del progetto, i ragazzi sono preparati ad affrontare il mondo del lavoro.

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