La Nuova Sardegna

Super staff del presidente: scontro in commissione

Super staff del presidente: scontro in commissione

Tensione alta tra maggioranza e minoranza sulla riorganizzazione degli uffici Il centrodestra: «Più efficienza». L’opposizione: «È solo un poltronificio»

16 ottobre 2020
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CAGLIARI. Il super staff della presidenza della Regione è l’ultimo terreno di scontro fra la maggioranza di centrodestra e le opposizioni in Consiglio regionale. Nella commissione riforme, presieduta da Pierluigi Saiu della Lega, gli schieramenti sono stati evidenti sin dall’inizio. Da una parte gli alleati del governatore Christian Solinas, pronti a sostenere il disegno di legge approvato a febbraio dalla Giunta e destinato a «rendere più moderno ed efficiente il modello organizzativo delle strutture centrali della Regione», com’è scritto nella relazione trasmessa alla commissione. Sull’altro fronte, quello del no, si sono schierati tutti i partiti di minoranza: Partito democratico, Progressisti, Cinque stelle e Liberi e Uguali. «Faremo di tutto per fermare l’ennesimo assalto al potere da parte della coalizione di Solinas. Sono almeno ottanta gli incarichi in palio, dopo quelli che il centrodestra si spartirà nella sanità e nelle Province»,

Il cammino. La bozza ha appena cominciato il cammino. Il primo confronto s’è fermato alla discussione generale. Gli 11 articoli saranno al centro del confronto a partire da martedì 27 ottobre e dovrebbe andare avanti per due settimane. Stando a questo calendario, il disegno di legge potrebbe essere approvato dalla commissione a fine novembre. Ma un’accelerazione è possibile dopo che Solinas e la coalizione hanno definito la legge sugli staff una priorità della legislatura.

L’obiettivo. Il perché di questa riforma, secondo la maggioranza, è scritto in estrema sintesi nel primo articolo della bozza: «La legge punta al rilancio delle attività d’impulso politico e coordinamento degli interventi in capo alla Giunta, anche attraverso la riorganizzazione delle strutture della presidenza e degli assessorati». E infatti le novità sono organizzative: dal segretario generale della presidenza ai tre dipartimenti trasversali alle direzioni generali degli assessorati, dal Servizio studi al Comitato per la legislazione fino al raddoppio dello staff nominato dal governatore. In più occasioni, nei vertici di maggioranza, Solinas ha sottolineato la necessità immediata di una rivoluzione nelle gerarchie amministrative, perché solo con questo nuovo modello «la macchina Regione può essere svecchiata e resa più efficiente». Non per le opposizioni: «È solo un poltronificio persino più spinto rispetto a quanto abbiamo denunciato all’indomani del ritorno delle Asl e delle Province». (ua)

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