La Nuova Sardegna

la scheda 

Al liceo dopo le 9, il caso palestre

Al liceo dopo le 9, il caso palestre

I locali chiuderanno alle 24, i tavoli dovranno essere massimo da 6

19 ottobre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





[FIRMA&LUOGO]di Serenella Mattera

<MC>ROMA

[TESTO]Stop al consumo di alcolici in piedi fuori dalle locali dalle 18, tavoli al ristorante fino a mezzanotte e al massimo per sei, per le scuole superiori più didattica a distanza e ingressi non prima delle 9 con possibilità di turni pomeridiani. Eccolo il nuovo Dpcm con le misure per contrastare il contagio da Covid. A cinque giorni dall'entrata in vigore del precedente Dpcm, con l'obbligo generalizzato di mascherine e lo stop alle feste, arrivano nuove restrizioni. Nell'ultima bozza, inviata alle Regioni e al Cts per un parere, compare anche una novità che viene però osteggiata dai sindaci: la possibile istituzione di mini «zone rosse» nei quartieri a più alto rischio di assembramento, con un sostanziale «coprifuoco» dalle 21. Stop al calcetto e gli sport amatoriali di contatto, mentre restano possibili allenamenti solo individuali per chi svolga sport di contatto a livello dilettantistico. Si discute fino alla fine anche sulla chiusura delle palestre: nella bozza la misura non compare, ma la parola finale spetta al premier Giuseppe Conte. Ecco le principali novità dell'ultima bozza di Dpcm: le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle 5 sino alle 24 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle ore 18 in assenza di consumo al tavolo; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Arriva anche l'obbligo per gli esercenti di esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimi. La bozza, che potrebbe però essere sul punto modificata, prevede anche che «i sindaci dispongono la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private». Restano aperti senza limitazioni gli autogrill. Asili, scuole elementari e medie, assicurano l'attività didattica in presenza. Per le superiori, si può inoltre modulare «ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l'eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l'ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9». Sono vietate le sagre e le fiere di comunità. Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale ed i congressi, previa adozione di protocolli validati dal Cts. L'attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l'attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto, sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono anche sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale.

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative