La Nuova Sardegna

Padru, paura per 30 contagi nella Rsa

di Pietro Rudellat
Padru, paura per 30 contagi nella Rsa

Disposto l’isolamento all’interno della struttura che ospita 106 persone

25 ottobre 2020
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PADRU. Scatta l’allarme nella Rsa Smeralda di Padru dove sono stati rilevati 30 casi di positività al Covid tra i 106 ospiti della struttura. A darne notizia è stato il sindaco Antonio Satta con un post sulla pagina web del Comune. A confermare la notizia è poi arrivata una nota della stessa Rsa Smeralda. «La maggior parte degli ospiti positivi sono al momento asintomatici e in isolamento nella struttura, monitorati e seguiti in stretta collaborazione con l’Unità di crisi regionale – è la comunicazione ufficiale – il primo caso di positività nella struttura è stato registrato grazie ai periodici screening effettuati nella residenza come forma di prevenzione attraverso il tracciamento. Tutte le autorità regionali e comunali competenti sull’emergenza Covid sono state immediatamente allertate ed è stata avviata una mappatura completa della popolazione della Rsa attraverso i tamponi messi a disposizione dalla Unità di crisi a cui si sono aggiunti quelli processati direttamente da Kinetika, società del gruppo, che si è dotata di un laboratorio con strumentazioni e personale per processare tamponi».

A seguito della doppia mappatura è stato possibile ricostruire il focolaio in tempi brevissimi. «Nel caso specifico - continua la Rsa – all’interno della struttura è stata creata una cosiddetta “bolla Covid”, ossia gli ospiti positivi sono stati isolati e sono stati predisposti percorsi e aree di stazionamento dedicate. Il nucleo Covid è gestito da personale sanitario specificamente dedicato e coordinato da un medico dell’Assl che sovrintende, insieme al nostro staff, alle terapie e ai percorsi diagnostici».

La struttura è stata chiusa ai visitatori mentre al suo interno si stanno adottando le opportune misure per contenere questo focolaio, mantenendo costante il dialogo con la l’Unità di crisi.

I casi riscontrati nella sono i primi registrati nella struttura che da marzo era rimasta completamente al riparo dal virus, grazie a tutte le misure messe in campo.

«La Rsa Smeralda – conclude l’azienda – sta facendo il possibile per evitare ulteriore diffusione del virus e prevenire il contagio. Stiamo mantenendo un costante dialogo con i familiari degli ospiti, il mondo dell’informazione, le istituzioni e la comunità locale per fornire tutti gli opportuni aggiornamenti sull’evolversi della situazione».

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