Il sistema sanitario rischia di non tenere
Rafforzare gli uffici igiene dell’Ats, rafforzare le Usca, avviare una campagna regionale di screening, adottare un Piano straordinario per l’emergenza economica e sociale che integri ciò che si sta...
30 ottobre 2020
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Rafforzare gli uffici igiene dell’Ats, rafforzare le Usca, avviare una campagna regionale di screening, adottare un Piano straordinario per l’emergenza economica e sociale che integri ciò che si sta prevedendo col “Decreto ristori”. Sono queste, in sintesi, le richieste avanzate al presidente della Regione, al presidente del Consiglio regionale
e ai capigruppo dai presidenti di Anci Sardegna e Cal insieme al Coordinamento delle Associazioni degli enti locali della Sardegna e alla Coordinatrice di Uncem Sardegna. I sindaci sardi hanno voluto esprimere «viva preoccupazione sulla tenuta del sistema sanitario regionale a causa della pandemia da Covid19» e quindi chiedono «il rafforzamento degli Uffici Igiene di Ats ai cui dipendenti, oberati da un lavoro immane, esprimono vicinanza e solidarietà». Il rafforzamento delle Usca dovrebbe rendere «un’assistenza territoriale più incisiva rispetto alla crisi in atto e all’effettiva attivazione di tutti i posti autorizzati di terapia intensiva e di attivarne altri di terapia semi-intensiva». Chiedono poi che venga avviata una campagna regionale di screening attraverso test antigenici rapidi da effettuare col pieno coinvolgimento dei sindaci quali autorità sanitaria locale e mediante la fattiva collaborazione dei medici di base».
e ai capigruppo dai presidenti di Anci Sardegna e Cal insieme al Coordinamento delle Associazioni degli enti locali della Sardegna e alla Coordinatrice di Uncem Sardegna. I sindaci sardi hanno voluto esprimere «viva preoccupazione sulla tenuta del sistema sanitario regionale a causa della pandemia da Covid19» e quindi chiedono «il rafforzamento degli Uffici Igiene di Ats ai cui dipendenti, oberati da un lavoro immane, esprimono vicinanza e solidarietà». Il rafforzamento delle Usca dovrebbe rendere «un’assistenza territoriale più incisiva rispetto alla crisi in atto e all’effettiva attivazione di tutti i posti autorizzati di terapia intensiva e di attivarne altri di terapia semi-intensiva». Chiedono poi che venga avviata una campagna regionale di screening attraverso test antigenici rapidi da effettuare col pieno coinvolgimento dei sindaci quali autorità sanitaria locale e mediante la fattiva collaborazione dei medici di base».