La Nuova Sardegna

energia 

Eni, scontro tra Regione e Mise

Sotto osservazione la cessione dello stabilimento di Macchiareddu

31 ottobre 2020
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SASSARI. «Crea preoccupazione l’ipotesi che la cessione degli asset strategici dell’Eni abbia il benestare del Governo nazionale». L’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, ha usato queste parole per intervenire sulla vicenda che coinvolge il sito industriale di Macchiareddu, ad Assemini. «Oltre allo sgarbo istituzionale nei confronti della Regione, non coinvolta nelle decisioni nonostante i protocolli firmati, è particolarmente grave l’atteggiamento di Eni che crede di poter decidere anche per i Sardi. Se così fosse – aggiunge l’assessore Pili – le scelte terrebbero più all’interesse privato di quello di un’intera comunità, già fortemente colpita dalla crisi industriale. Anche grazie anche all’inerzia della sottosegretaria allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, convinta di poter influenzare, in modo del tutto inappropriato, lo sviluppo industriale regionale». La replica della sottosegretria Todde è arrivata puntuale: «Su richiesta dei sindacati e dei lavoratori di Eni Rewind ho tenuto un incontro ad Assemini. Qualche giorno prima, proprio per avere il contesto dell’incontro, ho avuto un colloquio con i vertici di Eni Rewind che hanno confermato di valutare la cessione dello stabilimento di Cloro-soda. Durante il colloquio ho espresso le mie preoccupazioni sul mantenimento della produzione dello stabilimento, sulle garanzie richieste sull’occupazione e sulle garanzie richieste ad Eni considerando l’opportunità del Recovery Fund. Le rassicurazioni sull’impegno del Governo sono state condivise con sindacati e lavoratori. Per questo ho convocato tutti al Mise la prossima settimana».

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